Da Col San Martino alla Russia grazie al professor Fanton: la scuola media protagonista di una mostra d’arte dedicata all’ultimo zar Aleksej

Il 19 maggio scorso, nel giorno del 153 ° anniversario della nascita dell’ultimo imperatore russo, è stata inaugurata nella Chiesa sul Sangue a Ekaterinburg, nella Russia siberiana, una mostra di disegni intitolata “Lo Zarevic Aleksej visto con gli occhi dei bambini italiani” e organizzata con la benedizione del metropolita Eugenio, nell’ambito della cooperazione culturale tra Italia e Russia.

La sua unicità è il fatto che i principali interpreti sono gli studenti di due istituti trevigiani: le scuole medie “Giacomo Zanella” di Farra di Soligo e “Ugo Foscolo” di Preganziol

I disegni sono dedicati allo zar Aleksej, figlio di Nicola II, ucciso durante la rivoluzione russa nel 1918 a Ekaterinburg, fatto santo dalla chiesa ortodossa nel 2000.

Le considerazioni scritte dagli studenti sottolineavano l’attenzione dei ragazzi italiani verso lo zarevic Aleksej come linea guida morale per gli adolescenti. 

Per loro è stato molto importante il modo in cui il principe ereditario ha attraversato il suo percorso di vita attraverso una grave malattia e dure prove, fino ad arrivare alla sua uccisione. Attraverso l’immagine dello Zarevic Aleksej, dunque, gli adolescenti hanno prestato maggiore attenzione ai valori della famiglia.

L’idea di organizzare una mostra è nata dal professor Elvis Fanton, insegnante di musica, ad ottobre del 2019 attraverso un progetto denominato “Progetto Russia” che coinvolgeva tutte le discipline e partiva dalla storia dell’ultimo zarevic di Russia.

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Due anni fa, nel giorno del compleanno dello Zarevic Aleksej, la scuola “Nikolin Rodnik” aveva assistito ad un concerto in una delle chiese a lui dedicate, dove ha incontrato Elvis Fanton.

L’insegnante italiano raccontò loro di come aveva conosciuto lo Zarevic Aleksej grazie ad un sogno e di come i suoi studenti fossero presi dalla figura di questo giovane principe; si stabilirono così le basi per creare un progetto culturale che potesse arricchire gli studenti delle relative nazioni.

Lo scorso 19 maggio, all’inaugurazione della mostra, Fanton ha potuto parlare in diretta tramite videoconferenza seguita anche da alcuni studenti da scuola, presenti due emittenti televisive russe, un membro della duma, il sindaco della città di Sukhoi Log ed altre personalità

La mostra, che per il suo allestimento ha visto anche la collaborazione del museo statale di storia di Mosca, attualmente è formata da circa 70 disegni eseguiti dagli studenti italiani, poster con foto e didascalie che danno una panoramica delle due città venete, Farra di Soligo e Preganziol, e informazioni riguardanti il funzionamento della scuola statale italiana.

Rimarrà circa due mesi nella cattedrale, poi verrà spostata di città in città nella regione degli Urali fino ad arrivare al monastero di Ganina Yama, meta di pellegrinaggio, luogo dove furono gettati i corpi della famiglia imperiale.

Per gli studenti italiani Aleksej era un loro coetaneo, si sono subito immedesimati in lui – ha affermato Fanton -, la sua purezza, il suo coraggio, la sua bontà d’animo è arrivata a loro in modo del tutto naturale ed è riuscita a far uscire ciò che di bello hanno dentro i nostri ragazzi ma che a volte non vediamo, questo piccolo-grande principe è arrivato al loro cuore”.


(Foto: Scuola media “Giacomo Zanella”).
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