Senza il green pass Ue sono a rischio 28 milioni di turisti europei che prima della pandemia erano venuti in Italia durante l’estate con una spesa turistica pari a 11,5 miliardi per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.
E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia in riferimento alla necessità di un accordo sul pass per i viaggi degli europei nell’Unione.
“Per l’Italia – sottolinea la Coldiretti – si tratta di un necessità dopo che la scorsa estate gli arrivi da questi Paesi sono crollati del 43% con pesanti effetti sull’economia e sull’occupazione“.
“Il ritorno dei vacanzieri dall’estero in Italia è infatti strategico per l’ospitalità turistica nelle mete più gettonate anche perché – continua la Coldiretti – i visitatori da questo paesi stranieri hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa.
Ad essere interessate sono soprattutto le città d’arte, che sono le storiche mete del turismo dall’estero, ma anche gli oltre 24mila agriturismi nazionali dove gli stranieri in alcune regioni secondo Campagna Amica rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti.
“L’impatto è rilevante sia per il settore dell’ospitalità che per quello della ristorazione e della filiera agroalimentare con il cibo che – conclude la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche“.
(Fonte: Coldiretti).
(Foto: web).
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