L’impianto di cremazione realizzato quasi un anno fa a Conegliano purtroppo si è rivelato estremamente utile. Diciamo purtroppo perché è arrivato in un momento di particolare necessità, la pandemia da Covid-19.
“Abbiamo consegnato l’impianto di Conegliano, rispettando i programmi, il primo luglio dello scorso anno – ricorda Andrea Razzini, direttore generale del Gruppo Veritas, che a Conegliano gestisce i servizi cimiteriali -. Lo scorso anno questo impianto è stato usato più delle nostre previsioni in quanto, l’emergenza Covid, ha scatenato un po’ più di domanda di questo tipo di servizio. Ora sta funzionando bene e secondo le aspettative del territorio”.
Veritas (Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi), con i suoi 3mila dipendenti e un fatturato di 400 milioni di euro, è una delle più grandi aziende pubbliche italiane.
Sulla raccolta differenziata tanto è già stato fatto e ancora si può fare. Veritas dispone di laboratori di ricerca per migliorare sempre più il servizio e individuare innovativi sistemi di economia circolare. Molto può ancora fare anche la popolazione se si pensa, secondo quanto stimato dall’azienda, ammonta a ben 8 milioni di euro il valore del rifiuto sprecato per cattiva gestione dello stesso da parte dell’utente: “Se, ad esempio, una bottiglia di vetro finisce nel contenitore sbagliato oppure è troppo sporca – spiega il direttore generale di Veritas – questa finisce tra il materiale non riciclabile. E la peggior cosa, per l’ambiente, è proprio il rifiuto che finisce in discarica”.
Ricerca e innovazione, ma anche formazione grazie a un consolidato rapporto con l’università Ca’ Foscari di Venezia.
Dopo essere entrati nelle aule delle scuole primarie e secondarie, per spiegare cosa sono l’economia circolare e la raccolta differenziata, ora Veritas si sta approcciando anche al mondo universitario: “Ciò che noi utilizziamo può essere riutilizzato per un nuovo uso – sottolinea Andrea Razzini -. Il sistema industriale vuole i materiali anche per il riciclo che non possono essere sporchi o compromessi, anche se sono rifiuti per noi ma per qualcun altro possono diventare una risorsa”.
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