Finalmente il “luogo per eccellenza dei cittadini di Santa Lucia” verrà inaugurato: è prevista per il 2 giugno alle ore 18 l’apertura ufficiale al pubblici di Palazzo Ancillotto dopo un restauro importante durato ben 4 anni.
Tutto il progetto di recupero dell’immobile è rientrato in un budget di circa 2 milioni e mezzo di euro: il Comune ha contribuito con notevoli risorse e ora, nonostante i rallentamenti dovuti alla pandemia, i lavori si possono dire conclusi.
Prima che i suoi spazi vengano nascosti alla vista dagli arredi e riempiti di mobilia, l’amministrazione ha voluto dare la possibilità alla comunità di godersi lo spettacolo di un complesso rimesso a nuovo in tutto il suo splendore: per il 2 giugno oltre all’inaugurazione è previsto infatti un piccolo tour del palazzo a piccoli gruppi, in modo da rispettare le norme di sicurezza sanitaria, per permettere ai cittadini di ammirare Palazzo Ancillotto “nudo e crudo”.
Dopo la sistemazione del muro del brolo esterno e il tetto il Comune aveva reso note diverse sorprese emerse durante il restauro, fra cui lo stemma della famiglia Gradenigo (che concesse il titolo nobiliare agli Ancillotto) e diversi affreschi coperti da diversi strati di vernice.
Aveva stupito anche la riscoperta del colore originale del palazzo, ovvero un verde veneto, anche detto veneziano, che è stato mantenuto nell’ultimazione degli esterni e non sono mancate ulteriori sorprese che i santaluciesi potranno ammirare durante la loro visita.
“Siamo orgogliosi di aver recuperato uno spaccato importante della nostra storia locale durante la Serenissima di alto pregio – dichiara il sindaco Riccardo Szumski – per restituirlo interamente alla comunità”.
Di fatto il complesso diventerà sede del Museo del Piave oltre che sede di rappresentanza del Comune e di alcune associazioni culturali che verranno selezionate attraverso l’istituzione di bandi pubblici.
“Incredibilmente non esistono musei dedicati al Piave -spiega il primo cittadino – perciò il museo diverrà l’unico dedicato al fiume Veneto per eccellenza. Sarà inoltre abbinato con la concessione di 90 ettari che il Comune ha avuto in utilizzo nelle grave del fiume, comprendente anche il punto esatto ove esisteva il guado di Lovadina”.
(Foto: comune di Santa Lucia di Piave e Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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