Nuovo 18app per i ragazzi del 2002

Ritorna l’applicazione per i giovani e la cultura. Destinatari ed esercenti hanno tempo per attrezzarsi fino alla fine di agosto.

Il regolamento del Mibact, approvato con decreto 22.12.2020, n. 192, riattiva il bonus cultura per i giovani che hanno compiuto la maggiore età nel corso del 2020. Sono adesso 5 le classi di età che si sono avvicendate nell’utilizzo dello strumento.

Il bonus spetta a tutti i ragazzi nati nel 2002 e residenti in Italia, compresi quelli privi di cittadinanza purché con regolare permesso di soggiorno.

Il bonus a disposizione dei giovani maggiorenni ammonta a € 500 e può essere speso per un ampio numero di servizi culturali quali cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera. Novità di quest’anno, l’estensione agli abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.

La registrazione, anche per gli esercenti, va effettuata entro il 31.08.2021 e il buono potrà essere speso entro il 28.02.2022.

L’accesso richiede la disponibilità delle credenziali dell’Agenzia delle Entrate oppure con lo SPID. Non è, invece, permesso l’utilizzo della Carta d’identità elettronica (CIE), né della Carta Nazionale dei Servizi. Il tema delle credenziali nelle prime edizioni aveva costituito un grosso vincolo. Escluso che un ragazzo di 18 anni possa avere dimestichezza con le procedure dell’Agenzia delle Entrate, anche il percorso di assegnazione dello SPID era tortuoso. Bisogna, però, dire che la maggiore familiarità con lo SPID e l’arrivo di generazioni di digital native hanno contribuito a migliorare il successo di 18app.

La prima edizione del contributo aveva visto l’assegnazione di circa il 6% degli importi stanziati, un vero flop. Progressivamente la conoscenza dello strumento e i meccanismi applicativi sono migliorati consentendo l’accesso a consumi culturali per oltre 1,5 milioni di ragazzi con incremento di fatturato per il settore culturale di circa 730 milioni di euro.

Nonostante il pessimismo diffuso sulla qualità dei consumi culturali, le statistiche dimostrano che il grosso della spesa è stato destinato all’ acquisto di libri (circa 83%).

Per gli esercenti la gestione del 18app può rappresentare una nicchia interessante. Il sistema consente l’estrazione dei dati mensili utili a predisporre una speciale fattura da inviare a una Pec del Mibact. La fattura è emessa in formato elettronico secondo il tracciato stabilito per la fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione. La speciale fattura conterrà tutti i codici utilizzati dai ragazzi presso un determinato punto vendita.

La specialità della fattura elettronica è spiegata nelle linee guida sulla fatturazione. Il documento chiarisce che nonostante il nome “fattura”, i documenti emessi per il rimborso dei buoni non hanno rilevanza ai fini fiscali e non concorrono alla produzione di reddito. La fiscalità dovuta è regolata all’atto della compravendita tra esercente e cliente, con l’emissione dello scontrino, della ricevuta fiscale o della fattura intestata all’acquirente. Quindi la fattura in questione non va registrata, mentre l’Iva sulla transazione si pagherà registrando il corrispettivo al momento del consumo.

Autore: Alberto Di Vita – Sistema Ratio Centro Studi Castelli Srl

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