“Bene i treni diretti per Venezia portati dall’elettrificazione, ma tutte quelle fermate sono un controsenso”.
Tra i pendolari del vittoriese cresce l’attesa per l’entrata in servizio dei convogli elettrici a partire da domenica 13 giugno, primo giorno dell’orario ferroviario estivo.
Dal lunedì seguente, chi raggiunge il luogo di lavoro dalle stazioni del centro o di Soffratta nelle ore di punta non avrà più la seccatura di dover cambiare treno (da diesel a elettrico) a Conegliano, e questo renderà il viaggio più confortevole e leggermente più veloce.
C’è però chi osserva che si poteva migliorare ulteriormente la qualità del viaggio: “La linea elettrica è una soluzione indubbiamente migliorativa rispetto al passato – premette Diego Tiozzo, storico pendolare vittoriese e portavoce di alcune decine di altri “compagni di viaggio” – ma l’orario ferroviario estivo ci lascia un po’ perplessi”.
Perché? “A parte il fatto che in alcune fasce orarie ci sarà ancora il cambio treno a Conegliano, i diretti Belluno – Venezia del primo mattino, quelli più utilizzati dai pendolari, fermano in ogni stazione o quasi, svolgendo un servizio “metropolitano” che potrebbe essere garantito da alcuni dei molti altri convogli in servizio tra Conegliano e Venezia. Ci pare un controsenso eliminare il cambio treno a Conegliano e poi fare fermare il diretto da Belluno in stazioni come San Trovaso e Mestre Ospedale”.
Curiosando nell’orario online di Trenitalia si nota in effetti che in un normale giorno lavorativo successivo al 13 giugno prossimo, il primo Belluno – Venezia del mattino, in partenza da Vittorio alle 6.13, fermerà a Soffratta, Conegliano, Spresiano, Treviso, Preganziol, Mogliano e Mestre, e quello successivo delle 6.56 in tutte le stazioni sopra citate e in più anche a Susegana, Lancenigo, San Trovaso e Mestre Ospedale.
Il treno che partirà da viale Trento e Trieste alle 7.59 fermerà a Soffratta, Conegliano, Treviso, San Trovaso, Preganziol, Mogliano e Mestre Ospedale. Gli ultimi due treni menzionati, e anche altri nel corso della giornata, fermeranno anche a Porto Marghera prima di raggiungere il capolinea di Venezia Santa Lucia. E così i tempi di percorrenza rischiano di non essere molto “concorrenziali”: più di un’ora e un quarto da Vittorio alla stazione lagunare.
“Se ci dicono di accontentarci ci accontentiamo – afferma Tiozzo – ma credo che l’orario estivo si potesse fare un po’ meglio. Bisogna anche tenere conto che i treni elettrici che fermeranno a Vittorio e Soffratta saranno composti da tre o quattro vagoni. Siamo sicuri che da un certo punto in poi, a bordo ci sarà spazio per tutti?”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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