Il Comune di Vittorio Veneto mette un piede fuori della porta del gruppo Ascopiave, azienda a controllo pubblico nata in Veneto nei primi anni del Duemila e leader del commercio del gas a livello nazionale.
Una parte delle quote della società controllante Asco Holding possedute dal Comune sarà infatti ceduta a quest’ultima e, come da statuto fresco di approvazione, convertita in azioni della controllata Ascopiave. Le minoranze, in particolare la Lega guidata da Gianantonio Da Re, hanno contestato la decisione definendo il gruppo Ascopiave “una delle cose che la politica ha fatto bene”, alludendo all’importanza economica per il territorio di un’azienda pubblica di questo calibro che spartisce dividendi ai Comuni che ne detengono le quote.
La giunta, dal canto suo, ha motivato la decisione con una più favorevole posizione per il Comune dal punto di vista economico. Si tratterebbe dunque di ottimizzare le rendite con un nuovo assetto. Il Comune vedrà così ridurre la sua partecipazione in Asco Holding dello 0,19 percento, una quota che per quanto percentualmente piccola rappresenta un valore di circa 1 milione di euro.
A seguito della recente modifica dello statuto, il Comune ha potuto esprimersi sul diritto di recesso: “L’indicazione è quella di mantenere una quota pari allo 0,30 percento del totale azioni della società Asco Holding al fine di monitorare l’andamento della stessa e di esercitare parzialmente il diritto di recesso per una quota pari allo 0,19 percento con l’attribuzione di azioni di Ascopiave Spa”, ha spiegato ieri mattina al consiglio comunale il primo cittadino Roberto Tonon.
Esiste, in ogni caso, un tetto massimo di azioni Ascopiave che possono essere emesse da Asco Holding, le richieste in eccedenza saranno liquidate per via monetaria. Soldi, in ogni caso, che il Comune incasserebbe non prima del prossimo bilancio.
(Fonte: Alberto Della Giustina © Qdpnews.it).
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