Dopo una pausa di due anni, e il rinvio dovuto all’insorgenza dell’emergenza Covid-19, a giugno finalmente tornerà ad alzarsi il sipario sul concorso internazionale per cantanti “Toti Dal Monte”, che da oltre cinquant’anni fa conoscere, in Italia e nel mondo, il Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso e perpetua la memoria del grande soprano, che ha dato lustro a Pieve di Soligo, dove visse lungamente nelle sue ultime dimore della villa di Barbisanello e della “Locanda da Lino”.
L’amministrazione comunale del sindaco Mario Conte e lo Stabile del Veneto, che gestisce il teatro trevigiano, hanno mantenuto l’impegno di riportare in auge il prestigioso premio lirico, che in passato ha messo in luce tante straordinarie voci, tra cui si ricordano i soprani Ghena Dimitrova e Mariella Devia e il basso Ferruccio Furlanetto.
“Il Toti Dal Monte” è il primo concorso, in Italia e nel mondo, che offre ai vincitori il debutto in palcoscenico, oltre ad un premio in denaro, nei ruoli dell’opera che verrà messa in scena nella stagione lirica del teatro “Mario Del Monaco”.
Per l’anno della ripartenza la scelta è caduta sul “Don Pasquale”, opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti, che figura anche nel repertorio della Toti.
I ruoli a concorso sono Don Pasquale (basso), Dottor Malatesta (baritono), Ernesto (tenore), Norina (soprano), un Notaro (basso). Le audizioni della 49esima edizione si terranno dal 7 al 12 giugno. Le iscrizioni sono aperte dal 12 al 30 aprile, secondo le modalità previste dal bando.
Dopo una fase di preselezione in forma online, visto che ai candidati è stato chiesto di inviare un video di prova, la commissione giudidatrice (composta da rappresentanti degli enti coproduttori e da personalità di spicco della musica lirica internazionale) selezionerà i vincitori dei rispettivi ruoli, protagonisti delle recite in programma nella stagione 2021-2022 del Teatro Comunale “Mario Del Monaco” e nel cartellone lirico 2021 del Comune di Padova.
Il concorso è nato nel 1969, per iniziativa dell’allora Ente Teatro Comunale presieduto dal senatore Antonio Mazzarolli.
L’anno prima, quale appendice delle celebrazioni per il centenario della morte di Gioacchino Rossi (1868-1968), si era pensato di affidare i ruoli principali del “Barbiere di Siviglia”, opera scelta per la VII stagione lirica internazionale di Treviso, tramite un pubblico concorso per giovani cantanti (età massima 35 anni).
Nel 1969, la seconda edizione del concorso si configura in modo più preciso e stabile, assumendo carattere internazionale. In giuria entra per la prima volta il soprano trevigiano, che diede la sua “benedizione” alla nascita del premio.
Alla sua morte, avvenuta il 26 gennaio 1975, le sarà intitolato il concorso. Quell’anno, la comissione giudicatrice, prima di aprire i lavori, rese un doveroso omaggio alla cantante, visitando la sua tomba nel piccolo cimitero di Solighetto e decise di intitolare definitivamente la competizione “Concorso Internazionale Toti Dal Monte”.
Nel corso degli anni sono stati premiati ben 260 giovani artisti lirici, tra questi molti (quasi il 50 per cento) sono stranieri. Tanti talenti hanno intrapreso prestigiose carriere internazionali, calcando le scene dei maggiori teatri del mondo.
Gilda, Amina, Lucia, Rosina, Lodoletta, Madama Butterfly, Mimì e Violetta sono gli immortali personaggi lirici a cui diede vita il soprano leggero, dalla voce istintiva e naturale. “Estrosa, divertente e imprevedibile” come la ricordò il poeta Andrea Zanzotto nel suo scritto di commiato “Co’ è mort la Toti”.
(Foto: Teatro comunale Treviso).
#Qdpnews.it