Danza nel bosco: la natura diventa il teatro di Arte in Movimento. Un progetto di resilienza che unisce Asolo e San Zenone

Le difficoltà fanno parte della vita, ma come le gestiamo fa e farà la differenza tra vivere e subire”: è così che Clara Tasca, direttrice della scuola di danza asolana Asd Arte in Movimento, descrive lo spirito del progetto “Danza nel Bosco”.

È un progetto olistico che nasce dall’esigenza di continuare a danzare nonostante la pandemia. Afferma infatti la direttrice: “L’arte e la cultura sono state molto penalizzate dall’emergenza sanitaria e talvolta sono state percepite come superflue, quando in realtà sono occasioni di crescita e di arricchimento”.

Così dal mese di marzo, nel rispetto delle norme sanitarie, gruppi ristretti di ballerine divisi per fasce d’età si riuniscono per fare lezione nel bosco, lungo i sentieri natura di San Zenone degli Ezzelini.

“Questo “allenamento” è anni luce distante dalla danza accademica, ma facciamo il possibile per stimolare corpo, anima e mente alla bellezza che ci circonda. Questo ci avvicina nonostante le distanze imposte”, spiega Clara Tasca.

Il progetto è al momento rivolto a bambini e adolescenti, ma all’orizzonte c’è la possibilità di estenderlo a adulti e famiglie. “Danza nel Bosco” ha più fili conduttori, ciascuno tracciato da un esperto, per favorire il contatto con l’interiorità attraverso la cultura, nella cornice intima del bosco. Tra questi esperti c’è il diacono ed erborista Bruno Martino, ideatore dei sentieri natura di San Zenone, che le allena alla ricerca della bellezza nelle piccole cose della natura.

“La bellezza è ovunque, ma bisogna saperla cercare. Crediamo che questa sia un’abilità più preziosa che mai in questo momento difficile”, continua la direttrice.

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Alla conoscenza della botanica si affianca quella del teatro e della letteratura grazie alla partecipazione dell’attore Pierfrancesco Boschin, che recita brani tratti da “La favola d’amore” di Herman Hesse.

Queste letture affrontano il tema della trasformazione: la trasformazione della natura, dell’adolescenza, della vita durante la pandemia.

Come spiega la maestra di danza: “Stiamo vivendo un momento di grande trasformazione e questo progetto cerca di trasmettere l’idea che le trasformazioni, anche quando non sono scelte ma imposte, possono essere affrontate in modo positivo”.

Non meno importante è l’altro obiettivo perseguito dal progetto, ovvero quello di mantenere viva la passione per l’arte in ogni sua forma, sia tra le allieve sia tra i professionisti, tanto che gli artisti disponibili a collaborare con questo progetto ancora agli esordi sono molti.

Anche Arte in Movimento, come tante altre associazioni sportive, ha svolto corsi online negli ultimi mesi, ma “la danza è una disciplina che richiede la presenza fisica perché combina anima e corpo, due dimensioni che non possono essere separate a lungo”, sostiene Clara Tasca.

Danza nel bosco è un progetto che recupera la dimensione corporea, stimolando la curiosità e l’immaginazione delle allieve, assopite da mesi passati dietro ad uno schermo. Il ritrovato contatto umano e con la natura viene poi trasformato in passi di danza, che vanno a tempo con i suoni del bosco.

(Foto: Asd Arte in Movimento).
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