La J70 della vela è la classe che sta crescendo più rapidamente nel mondo. Una crescita esponenziale iniziata negli Stati Uniti, paese d’origine del cantiere J Boats, dove sono state varate le prime 100 barche, ma che si è allargata in fretta anche in Europa.
Una classe di cui fa parte anche la “Femme Terrible” del sanfiorese, residente a Codognè, Mauro Brescacin che, negli ultimi anni, assieme al suo équipe composto da Paolo Tomsic (timoniere), Lorenzo Coslovich (tailer), Gianfranco Noè (tattico) e Giuliano Chiandussi (randista), ha conquistato varie posizioni importanti nella categoria “Corinthian” della J70 Italian Class tra cui un prestigioso secondo posto al Campionato Europeo oltre alla qualificazione ai Campionati del Mondo negli Stati Uniti (poi rinviati causa Covid).
Parliamo di uno sport come quello della vela che, soprattutto in questa categoria, abbina e racchiude l’essenza dell’essere un tutt’uno: il movimento di ciascuna pedina dell’equipaggio influisce positivamente o negativamente sull’andamento della barca. Perciò è fondamentale che ogni singolo movimento sia sincronizzato alla perfezione con il resto del team.
Chi ama la vela sa bene che questo sport si basa sul senso della sana competizione che ha modo di venir fuori nell’ambito delle regate. Le regate prevedono che il vincitore sia colui che riesce a completare l’intero percorso nel minor tempo possibile.
Vincere richiede una tattica adeguata: bisogna conoscere la forza del vento e il corretto utilizzo delle vele, di modo da poter sfruttare a pieno la forza propulsiva della natura. Occorre a questi livelli un’ottima condizione fisica, perché gli sforzi sono lunghi e intensi, le manovre multiple e devono essere effettuate rapidamente, con precisione e sicurezza.
Il progetto della “Femme Terrible”, come detto, è nato quattro anni fa dall’idea dell’armatore Mauro Brescacin che, celebre negli anni precedenti per aver gareggiato in classe Meteor vincendo anche un campionato italiano, grazie anche all’appoggio della Società Nautica Grignano, ha avuto modo di sfondare, assieme al suo team, anche in classe J70.
Non sono mancate le soddisfazioni per questa èquipe dove, in diverse regate, hanno dimostrato tutto il valore e di essere una squadra di tutto rispetto gareggiando contro i migliori velisti al mondo in una categoria molto tecnica e dove ogni minimo dettaglio è fondamentale.
Entusiasmo che si abbina alla volontà di crescere ancora, nonostante, come detto, la mancata partecipazione al campionato mondiale, la “Femme Terrible” ora si sta preparando per i prossimi appuntamenti in programma (prossima gara a Nettuno la prossima settimana) per arrivare all’appuntamento di Copenhagen (dove si svolgerà l’Europeo quest’anno) in piena forma e con l’obiettivo di stupire.
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