“Siamo stati etichettati in tutte le maniere, ma sottolineo che non siamo assolutamente negazionisti“: è la replica di Devis Bonaldo, organizzatore della manifestazione “In piazza per la libertà”, svoltasi domenica scorsa in via Filzi a Conegliano, contro le polemiche di questi giorni.
Bonaldo ha voluto specificare alcuni punti sulla manifestazione e sul suo svolgimento, annunciando la volontà di agire per vie legali contro chi continuerà a bollare in una certa maniera l’iniziativa da lui organizzata.
“Non siamo negazionisti: so che ci hanno etichettato anche come no-vax e no-mask – ha dichiarato Bonaldo – In realtà noi siamo per la libertà vaccinale, ovvero per la possibilità di poter scegliere cosa inoculare nel nostro corpo, ma siamo contro questi vaccini che sono delle terapie sperimentali di cui non si conoscono gli effetti a lungo termine e ci opponiamo a questa cosa, perché non siamo delle cavie”.
E sul fronte delle sanzioni annunciate per coloro che non indossavano la mascherina in quel frangente (vedi articolo), ,
“Chiunque riceverà a casa i verbali potrà contattarmi in privato: queste persone saranno da noi tutelate legalmente, in quanto si tratta di provvedimenti illeciti e anticostituzionali. Se necessario ricorreremo a ricorsi e denunce”, ha annunciato Bonaldo, il quale ha specificato che le denunce saranno indirizzate anche verso coloro che, in diversa veste, continueranno a definire no-vax o negazionisti i partecipanti alla manifestazione.
Parole che giungono alla luce delle polemiche sorte in primis sui social, dove di fronte alle immagini della manifestazione, c’è chi ha disapprovato la scelta di quanti non hanno indossato la mascherina.
“Noi protestiamo proprio perché non accettiamo più queste restrizioni, – ha dichiarato Bonaldo – non possiamo obbligare nessuno a mettere la mascherina, come del resto non potevano farlo le Forze dell’ordine, perché la libertà personale è un diritto inviolabile”.
“Poi è ovvio che se entro in un locale, per rispetto alle altre persone, indosso la mascherina ma non vedo perché debba metterla all’aria aperta, considerati gli ultimi studi in questo senso e visto che è accertato come un uso prolungato della mascherina provochi dei danni alla salute: all’aria aperta voglio respirare”, ha aggiunto l’organizzatore della manifestazione.
Manifestazione a cui e era presente anche il medico e sindaco di Santa Lucia di Piave Riccardo Szumski che, secondo le ultime dichiarazioni pubbliche rilasciate dal direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi, ora rischierebbe la sospensione (vedi articolo).
“Sicuramente lo chiamerò e gli proporrò la tutela dei nostri avvocati – ha annunciato Bonaldo – e noi ci schieriamo in difesa del dottore. Difenderemo fino alla fine la sua libertà e la sua decisione di scegliere le terapie da utilizzare, visto che funzionano anche per i suoi pazienti”.
“Allo stesso modo – ha concluso – ci difenderemo dalle false accuse di negazionismo“.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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