Conegliano, domenica la manifestazione “In piazza per la libertà”: si terrà in via Fabio Filzi anziché piazza Cima

 “In piazza per la libertà” è il nome della manifestazione programmata per domenica 18 aprile alle 14 che, stando al primo annuncio circolato in questi giorni, inizialmente avrebbe dovuto tenersi in piazza Cima, di fronte al teatro Accademia: alla fine, si terrà in via Fabio Filzi, nel piazzale vicino all’istituto scolastico “Marco Fanno”, che si affaccia al cimitero di San Giuseppe.

Manifestazione organizzata da Devis Bonaldo, presidente del circolo di Ancora Italia per l’area del trevigiano e del coneglianese, che già lo scorso ottobre aveva cercato di organizzare un’altra manifestazione nella città del Cima, per esprimere i disagi provocati dalle restrizioni messe in campo da uno dei Dpcm del precedente Governo Conte.

Il cambio di luogo è avvenuto in seguito al diniego da parte del Comune di Conegliano di concedere piazza Cima per l’iniziativa. Come ha spiegato Claudio Mallamace, comandante della Polizia locale di Conegliano, di fronte alla prospettiva di almeno 500 persone partecipanti alla manifestazione, la piazza non risultava adatta per lo svolgersi dell’appuntamento.

“L’area presenta per tre quarti dei plateatici e non risultava neppure possibile la chiusura della strada, soluzione che avrebbe inciso troppo sulle attività già provate da questa situazione – ha spiegato Mallamace – Inoltre si tratta di un’area ztl e ciò avrebbe costituito un problema anche sul fronte del parcheggio per i manifestanti”.

Mallamace ha precisato di aver avuto un contatto diretto con l’organizzatore Devis Bonaldo, contatto a cui sarebbe seguita la proposta di una sede alternativa per la manifestazione, ovvero via Fabio Filzi: ora a Bonaldo spetterà il compito di ripresentare la richiesta, con la correzione del luogo di svolgimento, ma il comandante ha spiegato come la manifestazione sia di fatto già autorizzata.

“Avendo concordato assieme il luogo alternativo, rilasceremo l’autorizzazione con le prescrizioni legate all’emergenza e all’ordine di sicurezza pubblica – ha proseguito il comandante – Tutto ciò avviene di comune accordo tra Questura, Prefettura e Comune di Conegliano. Avevo anche proposto la possibilità di cambiare la data, se fosse risultato più agevole per l’organizzazione dell’iniziativa ma, dato che saranno presenti dei relatori, questo cambio avrebbe potuto causare dei problemi”.

“A Conegliano non è vero che non si possono fare manifestazioni, come è stato detto da qualcuno. – ha puntualizzato Mallamace – Si è trattato, in sostanza, di individuare un posto dove il tutto si svolgesse in sicurezza, aspetto da noi ampiamente motivato, tramite un provvedimento dirigenziale che abbiamo pubblicato. Allo stesso tempo, ci siamo dichiarati disponibili a ricevere un’altra istanza e a concordare assieme un luogo diverso”.

Mallamace ha inoltre riferito come le associazioni di commercianti come Ascom, Confesercenti e Conegliano In Cima abbiano fatto recapitare in Comune una nota, nella quale le associazioni stesse si dissociano dalla manifestazione, in quanto “non istituzionalizzata” e non concepita in accordo con il Comune di Conegliano.

All’iniziativa di domenica saranno presenti il medico e sindaco di Santa Lucia di Piave Riccardo Szumski, il filosofo Francesco Lamendola e l’analista in comunicazione integrata Marco Piccoli.

Come ha spiegato lo stesso Devis Bonaldo, sono servite circa due settimane per mettere in piedi un appuntamento pensato per esprimere quelle che sono le difficoltà vissute durante questo periodo storico.

“Le restrizioni stanno facendo più danni del virus”, ha dichiarato Bonaldo, il quale ha specificato quello che è il messaggio alla base della manifestazione di domenica.

“Basta stato di polizia, basta coprifuoco e lockdown che, oltre a essere misure repressive che vanno contro i diritti umani e contro i diritti inviolabili della Costituzione, si sono rivelate anche totalmente inutili, visto che siamo lo Stato europeo che ha avuto le restrizioni più dure e, nonostante questo, abbiamo più morti di tutti. – ha spiegato senza mezzi termini Bonaldo – Bisogna tornare alla normalità, con un occhio di riguardo alle categorie più deboli e più soggette ad avere sintomi gravi del Covid”.

“Con queste misure, – ha concluso l’organizzatore – ci stiamo suicidando economicamente”.

Nel frattempo, lo stesso Bonaldo ha diramato un messaggio (completo di mappa per raggiungere via Filzi) per informare del cambio di luogo della manifestazione: “Tengo a ringraziare veramente il comandante, che è stato molto disponibile e comprensivo della situazione”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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