E’ il nostro principale strumento di comunicazione con il mondo esterno, ci distingue dagli altri ma, soprattutto, può essere uno strumento musicale potente e coinvolgente quando cantiamo.
Oggi, 16 aprile, è la Giornata mondiale della Voce, un’occasione per riflettere sull’importanza della salute vocale e su quanto questo fondamentale strumento di interazione influisca sulla qualità della vita.
Ne abbiamo parlato, concentrandoci principalmente sul versante artistico della voce, con il maestro Diego Basso, fondatore (nel 2003) e direttore artistico di Art Voice Academy, centro di alta formazione per lo spettacolo con sede a Castelfranco Veneto.
Una realtà che oggi è divenuta un punto di riferimento in Veneto e in tutta Italia, facendo del dialogo costante con il mondo delle spettacolo e soprattutto con artisti di calibro nazionale e internazionale uno dei punti di forza dell’accademia.
“La voce è uno strumento delicatissimo perché non si vede, quindi un insegnante quando lavora con la voce deve essere molto attento a quello che sente, a quello che ascolta – ci ha spiegato il maestro Basso – La voce è sintomo di come sta la persona, se non si sta bene diventa anche difficile cantare, perché il nostro strumento è tutto il corpo, che si appoggia sulle due corde vocali. Quindi è importantissimo il benessere attraverso la voce.
E sul percorso affrontato in Art Voice Academy dai giovani che vogliono appunto diventare dei cantanti, il direttore artistico sottolinea come “i nostri ragazzi stanno qui a studiare canto e tecnica per otto anni per cercare di capire come funziona lo strumento voce, lo stare bene cantando bene”.


E ancora: “Un primo percorso dura fino ai cinque anni, mentre negli ultimi tre c’è la specializzazione. Nei primi cinque anni fanno vocalità da repertorio, pianoforte complementare, musica jazz, musical, lavorano con la recitazione, teoria sul solfeggio, pianoforte complementare, quindi un percorso completo nei primi cinque anni. Poi negli ultimi tre scelgono se fare pop, jazz o musical. Quindi questo è un po’, in generale, quello che andiamo a fare. I ragazzi lavorano 36 settimane all’anno e fanno il loro percorso non solo musicale di studio ma anche di formazione. Lavorano con un’orchestra, fanno due concerti all’anno, uno a Natale e uno alla fine dell’anno, come dicevo, con la grande orchestra, poi fanno anche un’incisione di un brano in un album dell’Art Voice. Quindi cerchiamo di dare ai ragazzi questa formazione completa, fino al lavoro con l’orchestra e al lavoro in sala di incisione”.
Tanti i progetti in essere e quelli per il futuro, sempre con al centro music e voce. “In questo momento stiamo preparando con i ragazzi il concerto di fine anno, ma abbiamo un progetto che si chiama ‘Disney in orchestra’, dove i nostri ragazzi lavorano con il repertorio di Disney e abbiamo poi, il 24 aprile, il prossimo appuntamento al Ristori di Verona – sottolinea il maestro Basso – Per non parlare poi dell’estate…”
“Alcuni ragazzi, quelli che sono già negli ultimi anni, seguono anche un percorso all’interno dell’orchestra ritmico sinfonica italiana, quindi sono in tour col mondo Queen – conclude il vulcanico direttore artistico – Insomma abbiamo delle cose che sono in work in progress. Poi un nuovo importante progetto, a maggio, con cinque ragazzi che porteranno un loro concerto nel teatro di Art Voice, quindi arriveranno quasi a fine percorso, dove faranno un loro concerto, quindi hanno fatto un percorso tale che permette loro di sostenere appunto un concerto da solisti”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Matteo De Noni)
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