Una giornata tra terra, gusto e tradizione nell’anno in cui si celebrano i 25 anni del marchio IGP dell’Asparago Bianco di Cimadolmo, il primo asparago in Italia ad aver ottenuto questa prestigiosa certificazione. Appuntamento speciale, quello organizzato dal Consorzio Asparago Bianco di Cimadolmo IGP, Coldiretti e pro-loco di Cimadolmo che ha visto protagonisti produttori, studenti, istituzioni e appassionati, uniti nel nome della qualità e della valorizzazione del territorio.
L’apertura della giornata si è svolta proprio “in campo”, tra i filari ordinati dove nasce l’asparago simbolo di Cimadolmo e dell’intera Marca trevigiana. Gli asparagicoltori, veri custodi di saperi antichi, hanno offerto dimostrazioni di coltivazione e raccolta, supportati con entusiasmo dagli studenti dell’ISISS ‘G.B. Cerletti’ di Conegliano e dell’IPSASR di Piavon, che si sono cimentati nella pratica diretta, toccando con mano il lavoro e la passione che stanno dietro a ogni germoglio.
Non solo raccolta, ma anche lavorazione e confezionamento: momenti curati dagli esperti del Consorzio Asparago Bianco di Cimadolmo IGP, che hanno illustrato i passaggi fondamentali per garantire un prodotto di qualità certificata.
A rendere l’esperienza ancora più completa e coinvolgente, le deliziose degustazioni preparate dagli Agrichef di Campagna Amica: piatti che esaltano le qualità uniche dell’Asparago Bianco IGP, in abbinamento con gli eleganti vini Incrocio Manzoni. Un tripudio di sapori culminato con una vera sorpresa: un dolce all’asparago bianco, innovativo e originale, destinato a far parlare di sé.
Oltre all’aspetto gastronomico, la giornata è stata un’occasione per riflettere sull’importanza della certificazione IGP come strumento di tutela e promozione. Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner, dichiarando: “Siamo qui non solo per vedere come si raccoglie l’asparago, una lezione importante legata alla produzione, ma anche per testimoniare l’importanza della difesa del marchio IGP. È fondamentale per proteggere i prodotti dagli assalti della grande distribuzione”.
Sulla stessa linea anche Daniela Burato, presidente del Consorzio dell’Asparago Bianco IGP di Cimadolmo, che ha espresso grande soddisfazione: “Una giornata meravigliosa: studenti, produttori, dimostrazioni pratiche e la possibilità di spiegare il valore della certificazione. Abbiamo attivato corsi per divulgare le peculiarità dell’asparago e spingere verso la certificazione, un valore aggiunto anche per la nostra salute”.
Emozionante l’intervento, rivolto alle nuove generazioni, di Luciano Narder, volto storico dell’asparago di Cimadolmo, tra i pionieri di questa coltivazione: la sua testimonianza, densa di passione, ha raccontato un’epoca in cui la terra parlava attraverso il lavoro e il rispetto della natura.
Infine, a sottolineare il legame profondo tra comunità e territorio, Graziano Dall’Acqua, presidente della Pro Loco di Cimadolmo, ha evidenziato: “Questa giornata di preparazione apre ufficialmente la stagione dell’asparago. Siamo felici di ospitare le scuole agrarie per far scoprire ai ragazzi le opportunità di questo mondo. Un’occasione doppiamente speciale: quest’anno ricorrono sia i 50 anni della Pro Loco sia la 50ª Mostra dell’Asparago Bianco di Cimadolmo“.
Un’esperienza che ha saputo unire tradizione, formazione, gusto e valorizzazione del territorio, dimostrando come l’Asparago Bianco di Cimadolmo, oltre ad essere un prodotto di eccellenza, sia anche un simbolo di identità locale e una prospettiva imprenditoriale tutt’altro che superata. Anzi, è una realtà che guarda con fiducia alle nuove generazioni, offrendo opportunità concrete di lavoro, innovazione e sostenibilità, nel segno della qualità certificata e del rispetto per la terra.
(Autore: Francesco Bruni)
(Foto e video: Francesco Bruni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata