Pederobba, condanna a 3 anni e 10 mesi con rito abbreviato per un 23enne: con il complice aveva minacciato e rapinato a Treviso un 50enne straniero

Condanna a 3 anni e 10 mesi con rito abbreviato per Gabriele Covolan, 23enne italo-colombiano di Pederobba, accusato di aver rapinato, minacciandolo con un’arma, un 50enne di origine nigeriana all’alba del 30 agosto 2020 lungo via Castellana a Treviso.

Per il colpo era stato già condannato, sempre con rito abbreviato, il presunto complice Nicola Affinita, casertano 27enne di San Biagio di Callalta, difeso dall’avvocato Mauro Serpico.

Covolan, difeso dall’avvocato Fabio Busnardo, aveva chiesto di patteggiare una pena di 2 anni e 4 mesi ritenuta troppo lieve per il gup Piera De Stefani che ne aveva respinto l’istanza.

Per questo il 23enne ha scelto il rito abbreviato ed è stato giudicato dal gup Marco Biagetti. Secondo l’accusa i due giovani, che erano imputati di rapina aggravata e porto abusivo d’arma da fuoco, avrebbero aggredito e minacciato con una pistola, replica in metallo di una Beretta priva di tappo rosso, il 50enne che in bicicletta stava andando al lavoro.

I due secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile di Treviso, avrebbero messo di traverso sulla strada la Fiat Punto sulla quale viaggiavano per bloccare l’uomo e, brandendo la pistola, lo avrebbero obbligato a fermarsi.

Intimandogli: “Dacci il portafogli e il telefono cellulare. Guarda che non stiamo scherzando”. La vittima non ha potuto fare altro che consegnare ai due malviventi tutto quel che aveva, i documenti, il libretto di risparmio, due carte Bancoposta e cinque euro. I due sarebbero poi fuggiti a gran velocità in direzione di Treviso.

La vittima, sotto choc ma fortunatamente incolume, aveva subito dato l’allarme riuscendo a fornire gli investigatori la targa e la descrizione dell’auto, oltre a descrivere dettagliatamente i banditi e i loro indumenti.

Elementi che avevano consentito di risalire al proprietario dell’auto e al presunto complice, nella cui abitazione, subito sottoposta a perquisizione, è stata trovata la pistola che era stata usata per il colpo.

I due erano così finiti in manette. Ieri la sentenza che porta a un totale di 7 anni e 10 mesi le condanne per la rapina subita dalla vittima.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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