Conegliano, c’è un progetto per rilanciare la città. Colomban: “Speriamo che la futura amministrazione ne faccia tesoro”

Per Massimo Colomban, noto imprenditore trevigiano, Conegliano ha perso la sua centralità nell’Alta Marca Trevigiana perché non ha saputo ritagliarsi realmente un ruolo in quest’area della Regione Veneto.

La sua analisi parte da una constatazione: negli ultimi anni sono nati molti centri commerciali intorno alla città, svuotando di fatto il centro storico di Conegliano che soffre da tempo e ora, anche a causa della pandemia, ha visto peggiorare la situazione.

Colomban si è concentrato sul collegamento con le autostrade e la stazione ferroviaria con l’alta velocità, oltre alla possibilità di accogliere i turisti che torneranno ad ammirare le colline Patrimonio dell’Umanità, spiegando che se nei prossimi anni Conegliano non saprà dire la sua, rilanciando il suo ruolo di centralità nel territorio guardando anche al tema delle vie di comunicazione, potrà danneggiare tutta l’area dell’Unesco.

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Emerge quindi il forte bisogno di progettare e di avere una visione per il futuro della città, partendo da quello che Colomban ha definito il “buco nero” di Conegliano: l’area ex Zanussi, per la quale l’imprenditore trevigiano immagina un grande parcheggio, a due passi dal centro storico.

Anche la cultura merita di tornare a primeggiare e sono tante le eccellenze della città del Cima che rappresentano un orgoglio per tutta la Regione, a partire dalla scuola enologica “Cerletti”.

“La scuola Cerletti ha di fronte l’ex cotonificio – spiega Colomban -, un’area enorme che andrebbe assolutamente messa a disposizione per un ampliamento dell’istituto. Ricordiamoci che la formazione sarà continua: io non sono troppo vecchio per ritornare ad imparare. Quindi immagino corsi per perfezionare tutti i nostri agricoltori. Abbiamo l’ex convento di San Francesco che va assolutamente rivalutato insieme a una serie di aree che potrebbero prestarsi a ‘caffè biblioteche’ come luoghi di ritrovo, socializzazione e cultura”.

Colomban sostiene che la stazione dei treni di Conegliano dovrebbe unirsi maggiormente alla stazione dei bus e diventare più moderna con tutti i servizi necessari per i turisti che arriveranno (noleggiare biciclette, auto e motopattini per visitare la città e il territorio circostante).

“Dobbiamo completare le piste ciclabili – aggiunge – Spesso i Comuni le realizzano in autonomia senza un coordinamento con gli altri Comuni. In questo campo la Regione dovrebbe avere un ruolo molto più da regista. Per visitare bene le colline serve la bicicletta, magari elettrica, che si possa avere facilmente con tutti i servizi collegati”.

Colomban ha ricordato anche il recente incontro/confronto tra gruppi di cittadini e rappresentanti di associazioni e realtà economiche del territorio pronti a creare una società di sviluppo, che potrebbe essere guidata dal Comune di Conegliano.

L’ex area Zanussi sarà quindi al centro di questo progetto di rigenerazione partendo dal parcheggio ma pensando anche a un incubatore per le imprese e ad altri servizi utili alla cittadinanza.

“Ci vuole una circonvallazione ulteriore, che da Pieve di Soligo raggiunga l’autostrada, per svuotare un po’ l’attuale circonvallazione che è già piena di traffico – conclude – In questo modo, parcheggiando poi nell’area ex Zanussi, evitiamo alle macchine di entrare nel centro di Conegliano e il traffico se ne starebbe a Sud della ferrovia. C’è un progetto fatto dalle parti economiche e civiche della città, speriamo che la nuova amministrazione ne faccia tesoro”. 

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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