Vittorio Veneto, è un 30enne di Conegliano l’autore del video blasfemo, i carabinieri procederanno d’ufficio in attesa della eventuale querela della Diocesi

In attesa della denuncia che potrebbe sporgere la Diocesi per il video blasfemo girato in Cattedrale e fatto girare in un gruppo Whatsapp, dove è diventato virale, sono partite d’ufficio dai carabinieri di Vittorio Veneto le segnalazioni alla Procura della Repubblica.

Si sa che il vescovo monsignor Corrado Pizziolo attende di riuscire a parlare con il “fenomeno” protagonista del video in cui insulta i fedeli presenti, i quadri della via Crucis, i dipinti sacri, bestemmiando e farneticando sui simboli religiosi.

Sta attendendo che si faccia avanti, anche se il responsabile è già stato identificato dai carabinieri della stazione di Vittorio Veneto, per incontrarlo e poter pacatamente riportare a ragione il giovane, risultato un trentenne di Conegliano, alle prese con evidenti problemi di ordine psichico.

Quello di vilipendio e offese alla religione è un reato specifico previsto da alcuni articoli del codice penale, per il quale sono previste pene pecuniarie molto salate, che vanno da un minimo di 2 ad un massimo di 6 mila euro, secondo la gravità di quanto proferito.


Fino a qualche tempo fa, al 2005, era punito anche con la reclusione fino a 3 anni.

L’identificazione del giovane è arrivata in poche ore, dopo lo sconcerto che la notizia e la visione delle immagini girate probabilmente la serata del sabato scorso o la mattina della domenica delle Palme prima dell’avvio delle funzioni religiose, hanno creato tra alcune persone a cui il video era giunto.

I carabinieri hanno immediatamente acquisito il video e risaliti al responsabile, che è stato segnalato alla Procura: deciderà l’autorità giudiziaria il modo di procedere.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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