Non rappresentano magari i cosiddetti “cantieri fondamentali” per il puro svolgimento delle olimpiadi, per quello “bastano” le opere sportive: ma strade e infrastrutture sono di fatto la vera legacy di Milano Cortina 2026, ovvero tutto quello che rimarrà nel territorio una volta che si spegneranno i riflettori mondiali sui Giochi.
Strade che serviranno a smaltire le quotidiane code e rallentamenti che i turisti sono costretti a fare ogni volta che si imbocca l’Alemagna in direzione Cortina (o viceversa) rendendo molto più accessibile – e si spera anche sostenibile – il raggiungimento della Conca ampezzana.
Interessata dai cantieri principalmente la provincia di Belluno con l’asse della Strada statale Alemagna che verrà completamente rinnovata. Altro nodo strategico sarà quello di Longarone (dove ad oggi si crea il tanto temuto imbuto), ma i cantieri interesseranno (una volta terminate le olimpiadi) anche Cortina con la realizzazione di una galleria che svuoterà dalle auto tutto il centro della Perla.
Vicepresidente Elisa De Berti sono molti i cantieri aperti. Quali e con che tempi verranno conclusi?
Partiamo dal presupposto che i cantieri sono gestiti da ANAS, e entro gennaio 2026 sono previste la conclusione delle tre varianti di San Vito, Tai e Valle di Cadore, con un investimento di 150 milioni di euro. Queste opere dovevano essere pronte per i Mondiali, ma l’importante è che lo siano per le Olimpiadi.
E le altre? Iniziamo dalla tanto attesa variante di Longarone.
Le due infrastrutture principali, che costituiranno la vera legacy per Belluno e la Regione Veneto, sono la variante di Longarone e quella di Cortina, per un investimento complessivo di quasi un miliardo di euro. La variante di Longarone sarà appaltata nei prossimi mesi, ma non sarà pronta per le Olimpiadi; tuttavia, è un nodo fondamentale da risolvere nel post-evento.
Anche la viabilità di Cortina verrà però rivoluzionata. Quando?
La realizzazione della variante di Cortina è stata suddivisa in tre fasi: il tratto lungo il Boite, con un investimento di circa 20 milioni di euro, sarà pronto per le Olimpiadi; la variante di penetrazione di Cortina, da 50 milioni, sarà completata dopo l’evento; infine, la variante in galleria, del costo di 500 milioni, partirà dopo le Olimpiadi per evitare incompatibilità con la manifestazione. Attualmente, il 50% del finanziamento per la galleria è già disponibile, mentre il Ministro Giorgetti si è impegnato a reperire le risorse mancanti.
Le Olimpiadi invernali attireranno molti tifosi e appassionati, oltre ai veneti che vorranno partecipare. Come si arriverà a Cortina?
C’è un tavolo di lavoro che coinvolge la Fondazione Milano-Cortina, ANAS, Trenitalia, RFI e Dolomiti Bus per organizzare il trasporto. Dal punto di vista ferroviario, sono in corso investimenti per il nodo di Ponte nelle Alpi e per il miglioramento delle stazioni di Belluno, Feltre e Longarone. È stato già definito il fabbisogno dei treni speciali e il ruolo centrale di Longarone e Ponte nelle Alpi per l’organizzazione della mobilità.
Il trasporto su gomma sarà altrettanto cruciale, con un sistema di navette e autobus che collegheranno le stazioni con Cortina. L’intermodalità sarà la chiave per garantire un accesso efficiente: dove possibile, i viaggiatori arriveranno in treno e proseguiranno con autobus dedicati.
Le infrastrutture realizzate per le Olimpiadi rappresentano un’eredità importante per il Veneto. Qual è il valore complessivo degli investimenti?
La provincia di Belluno beneficerà di oltre un miliardo e mezzo di euro di investimenti, arrivando quasi a due miliardi, considerando sia le infrastrutture stradali che quelle sportive. Se confrontiamo questa cifra con gli investimenti ricevuti dalle altre province venete negli ultimi dieci anni, vediamo come le Olimpiadi abbiano rappresentato un’opportunità straordinaria.
Quindi, come si usa dire, una legacy importante..
La vera legacy delle Olimpiadi sarà nelle infrastrutture, in particolare quelle stradali e ferroviarie, che senza questo evento non sarebbero mai state realizzate. Le varianti sulla SS 51, la variante di Longarone e la galleria di Cortina miglioreranno significativamente l’accessibilità alle Dolomiti, riducendo i tempi di percorrenza e migliorando la qualità della vita di residenti e turisti. Cortina, in particolare, beneficerà di un bypass che contribuirà a rendere il centro più vivibile e adeguato a una località che ospita un evento olimpico.
(Autore: Simone Masetto)
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