“Mi sono sentita tradita e umiliata, volevo sprofondare sottoterra dalla vergogna di aver subito questo affronto. Con le mie mani ho dato loro i miei soldi e il mio oro”.
A fatica trattiene le lacrime Luciana Gaiotto, l’ottantaquattrenne che lunedì è caduta nella terrificante trappola delle truffe agli anziani, consegnando a un finto avvocato oltre 30 mila euro in contanti e preziosi in oro per un valore di altri 10 mila euro.
“Mi ha chiamata una persona spacciandosi per il maresciallo dei Carabinieri – racconta la donna –. Mi ha detto che mia figlia aveva fatto un incidente e che un bambino era ferito gravemente, così come la sua mamma”.
Luciana aveva già subito un tentativo di truffa qualche anno fa, ma grazie ai consigli dei figli era riuscita a non cadere nel tranello. “Questa volta mi hanno fatto sentire mia figlia che piangeva – aggiunge -, poi ho scoperto che non era lei, ma la voce era uguale. Gli ho anche detto che secondo me era una truffa, ma mi hanno insultata e così ho dovuto chiedere scusa”.
Il galoppino, ovvero la persona incaricata di ritirare il denaro, si è presentato due volte a casa della donna fingendosi un avvocato, per prelevare i soldi che Luciana aveva messo da parte dopo la morte del marito. “Mi hanno detto di non richiamare fino alle 17 – conclude la donna -, ma alle 15 sono andata a casa dei miei nipoti e abbiamo scoperto che era una truffa”.
Immediata la chiamata ai Carabinieri del Comando provinciale di Treviso, che avevano già sotto osservazione un cinquantacinquenne originario di Napoli, residente a Palermo, ma che da alcuni mesi si spostava in Veneto dormendo a Mira.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Treviso, ha incluso l’analisi di immagini di videosorveglianza, il monitoraggio dei transiti veicolari, l’acquisizione di testimonianze e l’esame dei tabulati telefonici. Questo lavoro ha portato alla denuncia per truffa aggravata del cinquantacinquenne.
L’indagine ha accertato che l’uomo, a bordo di un’auto a noleggio, si spostava rapidamente sul territorio e, nella mattinata di lunedì 3 febbraio, ha commesso almeno due truffe, la prima a Zero Branco, ai danni di una novantatreenne, alla quale ha sottratto 200 euro in contanti e diversi monili in oro con la tecnica del finto incidente stradale, e la seconda poche ore dopo, quando ha raggirato l’84enne Luciana Gaiotto con lo stesso stratagemma.
L’operazione si è conclusa con l’esecuzione d’urgenza di una perquisizione nel domicilio temporaneo dell’indagato, dove i militari hanno recuperato l’intera refurtiva, per un valore complessivo di circa 40 mila euro.
Questa operazione rientra in una più ampia strategia dell’Arma dei Carabinieri per prevenire e contrastare le truffe ai danni degli anziani, una delle categorie più vulnerabili e spesso presa di mira da malintenzionati senza scrupoli. Si rinnova l’invito ai cittadini, in particolare agli anziani, a prestare la massima attenzione e a segnalare immediatamente alle Forze dell’Ordine qualsiasi situazione sospetta.
L’Arma dei Carabinieri prosegue con determinazione il proprio impegno quotidiano per garantire sicurezza e giustizia alla comunità.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e Video: Simone Masetto)
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