Remo Mosole: 91 anni e non sentirli. Oggi sabato festeggia il compleanno uno dei più noti imprenditori della Marca, che, nonostante l’età, non accenna a fermarsi e con mille idee in testa trascorre la maggior parte del suo tempo a lavoro.
“Se non vado sotto un treno – che comunque qui non passa (scherza, o forse no ndr) – vivrò altri dieci anni“, ha dichiarato. Con ironia e determinazione, Mosole ha persino predetto la sua data di morte, fissandola al 18 gennaio 2035: “Ho ancora dieci anni di lavoro intenso per realizzare progetti innovativi. So bene cosa devo fare”.
Uno dei suoi sogni è sicuramente il velodromo di Spresiano, un obiettivo che considera fondamentale. “Non è accettabile che in Italia, un Paese così grande, non ci sia un velodromo“, ha ribadito di recente. “Lo costruiremo per permettere ai giovani atleti di vincere medaglie e raggiungere traguardi importanti”.
Mosole, grande appassionato di ciclismo, è un lavoratore instancabile con un impero che spazia dalla manifattura alle acciaierie, dalla produzione di calcestruzzo e asfalto alla gestione di strutture alberghiere, centri turistici e immobiliari. Tra i suoi riconoscimenti spicca una Laurea Honoris Causa in Ingegneria Idraulica.
La sua vita è segnata da episodi straordinari: il 4 novembre 1966, durante l’alluvione del Piave, si gettò nel fiume in piena per salvare due persone, ricevendo la Medaglia d’Oro al Valore Civile. Inoltre, con il progetto Le Bandie, ha recuperato cave dismesse piantando oltre 500 mila alberi, un’opera che gli valse, nel 2002 a Bruxelles, il prestigioso Restoration Award, riconoscimento europeo per il miglior intervento di recupero di cave nella categoria National Heritage.
(Autore: Simone Masetto)
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