Nei giorni scorsi una pattuglia dell’Unità Operativa Sicurezza Stradale della Polizia locale di Treviso ha fermato in viale della Repubblica una Hyundai Kona condotta da una persona che, alla richiesta dei documenti di guida, ha dichiarato di non averli al seguito.
Contestualmente, l’automobilista ha però fornito a voce i dati di un quarantaseienne residente a Scorzé con patente di guida valida. L’atteggiamento nervoso ed impaziente dell’uomo ha spinto gli operatori ad eseguire ulteriori accertamenti sulla sua identità scoprendo che le generalità fornite non erano le sue, bensì quelle del fratello maggiore.
«A seguito di accertamenti più approfonditi, gli agenti hanno scoperto le cause che avevano spinto l’uomo, italiano e anch’egli cittadino scorzetano, a sostituirsi al familiare», spiega il comandante della Polizia locale del capoluogo, Andrea Gallo. «La sua patente, da quattro anni, non era più utilizzabile perché, dopo essere stato sorpreso a guidare sotto l’effetto di alcol e droga, gli era stata sospesa a tempo indeterminato e lui non era più stato in grado di dimostrare alla commissione medica trevigiana il sussistere dei requisiti psicofisici necessari per condurre veicoli».
L’uomo è stato denunciato dalla Polizia locale per aver fornito falsa attestazione della sua identità ed è stato sanzionato per aver guidato un veicolo senza una patente di guida in corso di validità.
«Ringrazio la Polizia locale per questa operazione che permette di garantire la sicurezza stradale», le parole del sindaco Mario Conte. «Pensiamo a cosa sarebbe potuto succedere in caso di incidente. Il nostro Comando, oltreché nei controlli di sicurezza, è impegnato quotidianamente nei servizi di sicurezza stradale e di verifica documentale, per garantire che chi si mette alla guida abbia i requisiti per farlo».
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Comune di Treviso)
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