Giustizia per Alex Marangon: secondo la famiglia e i molti presenti questa mattina di fronte al Tribunale di Treviso, il giovane sarebbe stato ucciso la notte tra il 29 e il 30 luglio, mentre partecipava a un particolare rito tenutosi all’Abbazia di Santa Bona a Vidor.
Dopo l’annuncio, nei giorni scorsi, del padre Luca, questa mattina, poco dopo le 10, circa quaranta persone si sono radunate davanti al tribunale. Con numerosi striscioni, hanno richiesto, oltre a un incontro con il Procuratore di Treviso Marco Martani, chiarezza e verità su quanto accaduto quella notte.
“Basta puntare il dito contro Alex, i colpevoli sono ancora liberi. Devono esserci degli indagati per ciò che è accaduto, non potete continuare a far finta di niente”; “Sei mesi e ancora nessuna risposta, nessun indagato: una vergogna”; “La giustizia non è uguale per tutti” sono solo alcuni dei messaggi mostrati dai manifestanti davanti al tribunale.
Al centro della protesta spiccava un grande striscione giallo con scritte blu: “Verità per Alex”, lo stesso che ha accompagnato familiari e amici del giovane fin dal giorno del suo funerale.
(Autore: Simone Masetto)
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