Sarà un Natale un po’ particolare per i fedeli di Menarè di Colle Umberto, che celebreranno il 25 dicembre nella propria chiesa parrocchiale avvolta dalle impalcature.
L’edificio sacro intitolato alla Madonna della Pace e a San Marco protettore è infatti interessato da importanti lavori, ben visibili per chi transita nell’area.
“Stiamo svolgendo un’opera di ripristino e rifacimento della copertura – spiega il parroco don Evaristo Colmagro, a Menarè da 23 anni – Un fortunale nel luglio 2023 mise in evidenza alcune criticità del tetto, che rischiavano di provocare delle gravi infiltrazioni d’acqua. Siamo quindi dovuti intervenire prima di eventuali peggioramenti della situazione”.
“I lavori, partiti un mese fa circa, stanno proseguendo a tutto ritmo – precisa – ma la conclusione è al momento fissata per l’inizio del nuovo anno. La chiesa è sempre rimasta agibile, e questo ci ha permesso la normale celebrazione delle funzioni religiose, comprese quelle previste per Natale la prossima settimana. Sul lato economico, sono stati importanti i contributi assicurativi”.
Nel recente passato la chiesa fu interessata da un intervento di sostituzione delle finestre e della vecchia porta in legno, mentre gli ultimi lavori al tetto risalgono, a detta del parroco, ad almeno trent’anni fa.
In questo fine settimana, nel frattempo, domenica 22 dicembre alle ore 9.30 il vescovo monsignor Corrado Pizziolo celebra la messa e inaugura i lavori di restauro della vicina chiesa parrocchiale di San Martino di Colle Umberto.
L’edificio sacro di Menarè ha una storia singolare, raccontata in un totem fissato nell’area. Infatti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, la volontà di ricostruzione e l’industrializzazione che si manifestava in maniera sensibile nel circondario contribuirono all’aumento degli insediamenti e quindi al desiderio nella popolazione locale di darsi una identità anche religiosa.
Nel 1956 dunque il vescovo Zaffonato costituì una “vicaria parrocchiale” come emanazione della parrocchia di Scomigo “con l’intento di limitare spostamenti dei fedeli attraverso la strada Alemagna”, e nel 1969 il vescovo Luciani, ora Beato, istituì la parrocchia della Beata Vergine del Carmelo (dedica che sarà poi sostituita con quella attuale). Nel 1972 la chiesa fu consacrata dal vescovo Cunial. Primo parroco fu monsignor Mario Battistin, oggi canonico onorario della Cattedrale, e in passato anche alla guida di Vidor.
Il progetto fu definito dall’architetto Giovanni Dal Bo, recependo le indicazioni del Concilio Vaticano II. Costruita su pianta esagonale, la chiesa ha la fonte battesimale a sinistra dell’ingresso; la luce arriva dalle finestre e da una lanterna sul vertice centrale della copertura. Al piano inferiore c’è un grande salone dedicato alle attività pastorali. All’interno c’è un affresco di Luigi Cillo “Il Cenacolo”, e una statua raffigurante la Madonna della Pace, ad opera di Corrado Moroder di Ortisei (BZ).
(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: Qdpnews.it)
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