Al Balbi si fa Orientamento attraverso le storie. Anche gli insegnanti si raccontano

Scegliere la scuola superiore a tredici anni non è affatto banale. C’è chi dice che è troppo presto, ma forse è sufficiente dare ai ragazzi gli strumenti per conoscere e conoscersi. Il Collegio Balbi Valier, negli anni, ha potenziato la propria offerta per l’Orientamento scolastico, iniziando molto presto a stimolare e a far emergere attitudini e potenzialità e a far conoscere il contesto formativo, occupazionale, sociale ed economico di riferimento con l’intenzione di accompagnare gli alunni nel prendere decisioni ed operare scelte consapevoli. 

Dall’anno scorso, soprattutto nei mesi che precedono il termine d’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado, gli studenti di terza media del Collegio Balbi incontrano ex studenti, che raccontano la propria esperienza di scuola superiore, e professionisti del mondo del lavoro, che raccontano il proprio percorso scolastico e lavorativo. Emerge, da questi incontri, come ognuno, nella sua storia, percorra una strada propria, che è sempre unica e personale: a volte si parte da un sogno nel cassetto ben chiaro e via via lo si realizza in un percorso lineare, altre volte la strada è tortuosa, complicata, con tante idee inziali, spesso confuse, che si dipanano pian piano, mettendo in conto magari un’inversione di rotta. Queste storie hanno molto da dire ai ragazzi!

Un’ulteriore tappa del percorso di Orientamento ha visto gli stessi insegnanti del Collegio Balbi mettersi in gioco raccontandosi: mercoledì 4 dicembre nell’aula magna dell’istituto pievigino alunni e genitori insieme si sono potuti confrontare con le storie dei professori. A dirimere la trama dei vari racconti c’era la dott.ssa Sonia Marcon (psicologa, psicoterapeuta specializzata in comunicazione, formazione educativa per gruppi di adolescenti, genitori e insegnanti e docente IUSVE) la quale ha fatto notare che “orientamento” deriva da “orior”, oriente, il punto di riferimento per capire dove si è: lì dove nasce il sole; da questo punto di nascita, di luce, di calore poi ci si muove: una volta capito dove si è, si capisce anche verso dove andare. Dalle diverse storie orientative degli insegnanti si sono potuti ricavare dei “punti-oriente” comuni: incontri ed esperienze extrascolastiche, voglia di conoscere, curiosare, sperimentare, tenacia, ascolto di sé e di ciò che si muove nel cuore, valori e modelli positivi.

Gli insegnanti, con la dott.ssa Marcon, hanno incoraggiato alunni e famiglie a vivere da protagonisti, suggerendo qualche utile riflessione per cercare di realizzare sempre e comunque sogni, talenti, progetti, e scoprire sempre di più e sempre meglio se stessi lungo la strada.

La serata formativa è stata sostenuta da AGESC – Associazioni Genitori Scuole Cattoliche.

(Autore: Dplay)
(Foto: Collegio vescovile Balbi Valier)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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