“Salire a Stramare è entrare in un tempo quasi sospeso. In una dimensione che non è passata e neppure futura. Si giustifica per quel suo stare, apparentemente sempre identica a se stessa. È il tempo del ricordo e dell’attesa: il tempo fermo” (Elena Filini, direttrice del Coro di Stramare).
Stramare, il borgo seicentesco sospeso tra Segusino e Miliés, da questa sera, venerdì 6 luglio, alle ore 20.45, ritornerà a vivere, come ogni anno, grazie all’evento di successo “I venerdì di luglio nel borgo”. Questa decima edizione, organizzata dal gruppo spontaneo “Amarestramare”, partirà con il botto: questa sera, infatti, il Coro di Stramare presenterà “Tempo fermo”, il suo nuovo album.
“A quattro anni dal primo disco – ha annunciato Elena Filini, direttrice del coro – il nostro filò si è trasformato in uno sguardo più largo, dentro le attese e le emozioni di altre lingue e altre latitudini. In comune sempre il confine e quella nostalgia delle cose perdute che una radice linguistica centroeuropea chiama dor”.
“Un disco è sempre un viaggio, una grammatica utopica che vorrebbe sempre comporre tutte le differenze – ha aggiunto – Migliaia di chilometri nel pentagramma per tornare sempre lì, nel piccolo borgo alle pendici del monte, a interrogare la musica della fontana di pietra, ad ascoltare le voci nelle case di sasso adagiate in fondo alla valle. È dentro questo silenzio che prendono forma le storie. Nel tempo fermo”.
Il ricco programma culturale proseguirà venerdì 13 luglio con “Muli e affini”, una serata a cui parteciperanno il veterinario Luca Pauletti e Nicola Stefani, speaker ufficiale delle adunate nazionali alpine, che sarà dedicata al ruolo di questi animali in pace e in guerra. Venerdì 20 luglio sarà la volta di “Un mondo speziale. Le spezie nella storia” a cura di Danilo Gasparini e Giampaolo Castellan, mentre venerdì 27 luglio, con Giovanni Callegari, si parlerà di vino nel fronte italiano durante la Grande Guerra.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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