La tragica e prematura scomparsa di Andrea Zordan sta suscitando incredulità e dolore nella comunità di Pieve di Soligo, rimasta attonita per la perdita improvvisa di una persona tanto apprezzata per il suo impegno generoso e per le sue qualità umane.
Zordan, 40 anni, sposato con due figlie, era molto conosciuto e stimato. Ricopriva il ruolo di vicepresidente della Pro loco di Pieve di Soligo, dimostrandosi sempre molto attivo e partecipe nelle varie iniziative e nel mondo del volontariato, a partire dalla manifestazione dello Spiedo Gigante.
Andrea Zordan, dopo essersi allontanato ieri da casa, è stato ritrovato questa mattina nelle vicinanze del ponte di legno di Igne, nel Bellunese: per lui, purtroppo, non c’è più stato nulla da fare.
Lo stupore per la notizia ha lasciato quindi spazio a un dolore profondo, oltre al cordoglio da parte della comunità pievigina, come emerso dalle parole del primo cittadino, il quale si è espresso a nome della popolazione.
“La scomparsa di Andrea lascia la nostra comunità nell’incredulità, nel dolore e da oggi più sola – afferma il sindaco di Pieve di Soligo, Stefano Soldan – Un uomo buono, solare e generoso. Sempre impegnato a favore di tutti e delle associazioni di Pieve, tanto da ricoprire la carica di vicepresidente della Pro loco di Pieve di Soligo, ed essere attivamente partecipe a tutte le attività della comunità”.
“Ci lascia un vuoto profondo e nel dolore – prosegue Soldan – consapevoli che, senza di lui, siamo tutti più soli oggi. Il nostro abbraccio e tutti i sentimenti di vicinanza vanno però oggi rivolti alla moglie e alle figlie, alla mamma e al papà, ai fratelli e alle sorelle, agli amici che, in alcuni casi, lo considerano quasi un fratello e una guida. Il vuoto che lascia alla comunità dovrà essere riempito con la vicinanza della comunità alla famiglia e agli amici”.
Parole a cui si affiancano i vari messaggi di cordoglio che, in queste ore, stanno circolando sui social.
Cordoglio che traspare anche dalle parole di Mauro Gai, presidente della stessa Pro loco di Pieve di Soligo, così colpita da una simile perdita.
“Posso dire che la Pro loco ha perso il suo braccio più forte – ha spiegato Gai – Di Andrea ci sarebbe da scrivere un libro, perché era una cosa grande, un porto sicuro per tutti noi, sia da un punto di vista lavorativo che da quello morale”.
“Aveva sempre tempo per una buona parola con tutti: abbiamo perso una persona importante e, per questo, siamo davvero abbattuti – ha proseguito – Sicuramente faremo qualcosa per ricordarlo“.
(Autore: redazione di Qdpnews.it)
(Foto: per gentile concessione della Pro loco di Pieve di Soligo)
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