Furti nei magazzini di logistica con tecniche paramilitari, 12 in carcere: “Furgoni come arieti e chiodi sulle strade”

I Carabinieri milanesi con gli oggetti rinvenuti

Martedì scorso, nelle province di Milano, Monza-Brianza e Parma, i Carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di milanese, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 12 persone (3 ucraini, 8 moldavi e un italiano) ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di furto aggravato in concorso, ricettazione e riciclaggio.

Il provvedimento scaturisce dall’esito di un’attività di indagine iniziata nell’estate 2022 e sviluppata mediante articolate attività tecniche di intercettazione dal Nucleo Investigativo di Milano nei confronti di un gruppo dell’Est Europa dedito secondo gli inquirenti alla commissione di furti di ingente valore ai danni di aziende, per lo più operanti nel settore della logistica.

Le attività investigative hanno consentito di documentare l’operatività di un sodalizio composto da cittadini moldavi, ucraini e italiani, i quali, con un’organizzazione para-militare, avrebbero perpetrato furti ai danni di aziende operanti prevalentemente nel settore della logistica in tutto il nordest, appropriandosi di grandi quantità di materiale di elettronica di ingente valore (cellulari, tablet, notebook…) nonché di metalli preziosi e articoli di abbigliamento.

In particolare, secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, le azioni criminose venivano attuate attraverso uno schema consolidato, realizzato mediante blitz fulminei della durata media di 10 minuti, sempre nottetempo, quando le aziende erano chiuse o comunque erano presenti pochissimi operai. Gli indagati, dopo aver sbarrato le vie di accesso al sito preso di mira con numerose auto rubate poco prima dell’assalto, cospargevano le strade con chiodi a tre/quattro punte per mettere fuori uso le pattuglie delle Forze dell’ordine.

Quindi, utilizzavano dei furgoni rubati per sfondare le porte di accesso ai siti, ove entravano in massa, senza mai utilizzare armi né violenza nei confronti delle eventuali persone presenti. La merce trafugata veniva trasbordata, a poca distanza dall’obiettivo, su mezzi “puliti” e poi stoccata temporaneamente in locali nella disponibilità di alcuni membri del gruppo che avevano compiti esclusivi di custodia.

Le indagini hanno consentito di ricostruire le responsabilità degli indagati relativamente a quattro assalti commessi dal mese di dicembre 2021 all’ottobre 2022 ai danni di aziende site nelle province di Milano, Treviso, Bergamo e Venezia, dalle quali sono stati asportati numerosi articoli elettronici, metalli preziosi e abbigliamento di marca, per un valore complessivo di circa 250 mila euro.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari a carico degli indagati sono stati rinvenuti un fucile (risultato rubato) e 11 cartucce di vario calibro, nella disponibilità di un cittadino moldavo non destinatario del provvedimento, che è stato pertanto arrestato nella flagranza del reato di detenzione abusiva di armi da fuoco e ricettazione.

Sono stati, inoltre, rinvenuti e sequestrati a carico degli indagati una fiamma ossidrica, alcuni passamontagna, centraline modificate di autovetture, duplicati di chiavi e spadini per l’apertura di auto nonché un disturbatore di frequenze (jammer), tutto materiale attinente ai reati per cui si procede. Il procedimento versa attualmente nella fase delle indagini preliminari.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Carabinieri)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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