Un “vampiro del carburante” avrebbe rubato centinaia di litri di combustibile, tra benzina e diesel, sottraendoli a ditte del territorio. I Carabinieri della Compagnia di Conegliano hanno denunciato un quarantunenne albanese residente nell’hinterland della città del Cima.
Nello scorso anno sono stati molti i furti ai danni di diverse aziende del territorio coneglianese, che si sono viste rubare il carburante presente nei serbatoi dei mezzi agricoli o di camion ed escavatori. Per questo motivo i militari hanno iniziato un’attenta indagine con lo scopo di contrastare questo tipo di reato.
Dopo aver individuato un possibile sospettato, i Carabinieri hanno avviato le indagini anche con l’utilizzo di un rilevatore posto sull’auto dell’uomo per cercare di far luce sui suoi movimenti serali.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, un giorno l’uomo si sarebbe introdotto in due diverse aziende a distanza di meno di un’ora l’una dall’altra. Nel primo caso il tentativo di sottrarre carburante da alcuni mezzi agricoli a Mareno di Piave non è andato a buon fine, ma nel secondo l’uomo sarebbe riuscito a rubare, dopo aver danneggiato la recinzione esterna, circa 100 litri di gasolio da un escavatore parcheggiato all’esterno di una azienda di Conegliano.
I militari del Nor, che lo avevano fermato per un controllo, hanno trovato a bordo dell’auto alcuni attrezzi da lavoro e chiavi inglesi, ma nessuna tanica piena di carburante, che secondo i Carabinieri sarebbero state lasciate in un campo vicino (l’azienda si trova in una zona abbastanza isolata) per essere recuperate con tutta calma il giorno seguente.
Il sopralluogo del personale della Compagnia di Conegliano all’interno dell’azienda ha evidenziato come dall’escavatore mancasse il carburante e come nel serbatoio fosse ancora presente un pezzo di gomma, usato molto probabilmente per il furto.
Importanti, per le indagini, sono state anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza poste all’esterno dell’azienda che hanno immortalato, a circa un’ora e mezza di distanza, l’arrivo e la partenza dell’uomo.
Le taniche non sono mai state ritrovate, ma secondo gli inquirenti potrebbero essere state recuperate in un secondo momento. Nei mesi successivi l’uomo è stato controllato diverse volte dai militari dell’Arma, che hanno spesso rinvenuto utensili di vario genere e taniche di plastica.
Ora, dopo un anno di lavoro, i Carabinieri hanno concluso le indagini e l’uomo è indagato per i due fatti.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata