Provincia e Ulss 2 in rete contro la violenza: campagna #1522, progetto “Stanze rosa” e iniziative delle associazioni

La “stanza rosa” di Montebelluna

La Provincia di Treviso e l’Ulss 2 Marca trevigiana in rete per contrastare la violenza di genere: in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (oggi lunedì), gli Enti uniti hanno fatto il punto sulle iniziative avviate negli ultimi anni per fornire maggiore ascolto, prevenzione, tutela, orientamento e assistenza a cittadine e cittadini in difficoltà o vittime di abusi, rilanciando la campagna #1522 “Violenza mai sole: parliamone”.

Oggi 25 novembre il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Castelfranco Veneto ha celebrato con un piccolo ma significativo gesto la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: il team del reparto diretto dal dottor Carmelo Madia e la dottoressa Paola Anello, direttrice dell’ospedale San Giacomo, hanno deposto un mazzo di fiori sulla sedia rossa posizionata all’interno della sala d’attesa del Pronto Soccorso, simbolo universale per il contrasto alla violenza domestica e di genere, che testimonia l’impegno della struttura per far fronte a questo grave problema.

Ma l’iniziativa più concreta per far fronte alle necessità delle vittime di violenza è il completamento della Stanza Rosa che presto sarà a disposizione delle donne e dei figli minori che le accompagnano. Uno spazio accogliente e sicuro, già presente nei Pronto Soccorso degli ospedali di Conegliano e Montebelluna, che rappresenta un passo importante verso una sanità più attenta e sensibile alle esigenze delle donne che affrontano situazioni di abuso e violenza.

Il dottor Madia ha voluto ringraziare in particolar modo le associazioni che sostengono questo importante progetto, il CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso, grazie al tramite di un paziente della Medicina d’Urgenza dell’ospedale Ca’ Foncello, per il contributo nella realizzazione della Stanza, e la ditta Garbuio Rappresentanze di Montebelluna per aver donato un divano letto che contribuirà a rendere l’ambiente più accogliente e confortevole per le donne che vi soggiorneranno per la notte.

“Un grazie di cuore a CentroMarca Banca e alla ditta Garbuio per averci aiutati a completare la realizzazione della Stanza Rosa anche all’ospedale di Castelfranco Veneto – ha dichiarato il direttore generale Francesco Benazzi -.Un progetto che, accompagnato da gesti di solidarietà e sostegno come questi, sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni, associazioni e privati per combattere la violenza di genere e garantire un supporto concreto alle vittime”.

In questi giorni sono in corso numerose altre iniziative per il contrasto alla violenza domestica e di genere organizzate o supportate dall’Ulss 2: patrocinio a varie iniziative di sensibilizzazione, tra cui l’incontro “Violenza di genere: generazioni a confronto”, organizzato dal Comune di Treviso,  e “L’Abbraccio che sbriciola la violenza”; oggi, alle 14:00 si è tenuto un momento di raccoglimento davanti alla  panchina rossa situata nel giardino antistante l’ospedale Ca’ Foncello organizzato dal Gruppo violenza di genere del Pronto Soccorso Medicina d’Urgenza di Treviso. Verranno lette delle poesie accompagnate da un sottofondo musicale come pensiero per le donne che hanno subito e  ancora subiscono violenza; questa sera, alle 20:30, concerto “Non siamo sole” del Coro Note di Vita Rosa e Kiara Ensemble all’auditorium Dina Orsi di Conegliano, patrocinato dall’Ulss 2; domani, alle 8:00, nella Sala Convegni del Ca’ Foncello si terrà il Convegno “#NESSUNOESCLUS* La violenza contro le donne mi riguarda”, organizzato da alcuni laureandi del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Padova afferenti al Polo didattico di Treviso; dal 23 al 26 novembre ospedali Ulss 2 illuminati di arancione, per la campagna “Orange the World”; diffusione tramite monitor aziendali e pubblicazione nella pagina Facebook @ulssmarcatrevigiana di un video per dire “no” alla violenza contro le donne; distribuzione di laccetti porta badge e spille con il numero 1522 per gli operatori dei Pronto Soccorso e di altre Unità operative dell’Azienda; diffusione, tramite i Pronto Soccorso aziendali, di un opuscolo informativo “numero 1522” multilingue e per persone non vedenti; distribuzione agli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e ai Comuni richiedenti degli adesivi multilingue 1522, già affissi nei bagni delle strutture Ulss 2.

L’anno scorso è stato avviato il progetto “Stanze Rosa”, a cura dell’Ulss 2, con il sostegno istituzionale della Provincia e della Commissione Provinciale Pari Opportunità, che ha portato all’apertura di due stanze, ad oggi, negli ospedali di Conegliano e Montebelluna: il servizio, che integra e amplia la rete di sostegno alle vittime costituita anche dai Centri Anti Violenza (CAV) del territorio, dalle Forze dell’Ordine e dalle Case-rifugio, con l’ausilio degli Enti territoriali, nasce per offrire tutela alle donne e ai loro bambini.

Ad oggi, sono 24 le donne a essere state ospitate nelle due “Stanze Rosa”. Tutte le altre donne vittime di violenza che non pernottano nei Pronto Soccorso vengono accolte, visitate e curate in stanze o ambulatori dedicati. Obiettivo, aprire nuove Stanze Rosa anche nelle altre strutture ospedaliere del territorio provinciale.

Sempre l’anno scorso, in un’ottica di ampliamento della rete di collaborazione e sostegno, la Provincia ha realizzato un Albo delle Associazioni attive sul territorio in tema di pari opportunità e di contrasto alla violenza: 14 le realtà iscritte ad oggi, impegnate nell’attività congiunta di sensibilizzazione e informazione alla cittadinanza. Oltre a questo, è partita dal Sant’Artemio quest’estate anche l’iniziativa del Ministero della Giustizia “La Violenza Mai”, che ha visto la realizzazione di una sintetica brochure con le indicazioni utili a riconoscere segnali di allarme.

Secondo quanto emerge dal report pubblicato da ISTAT due giorni fa, il 20 novembre, sulle vittime di omicidio a livello nazionale, sono state 117 le donne uccise nel 2023 (rispetto alle 126 nel 2022), 96 le vittime stimate per femminicidio, e 63 quelle la cui uccisione è avvenuta in ambito familiare (partner o ex partner). Rispetto al 2022, le violenze in àmbito familiare nel 2023 sono aumentate del 3%. Le vittime di nazionalità italiana sono state 101, 16 quelle straniere. In Veneto le vittime sono state 8, di cui 5 in àmbito familiare. I primi moventi, nei casi di femminicidio, sono le liti per “futili motivi, rancori personali” (40,1% dei casi avviene in contesto familiare affettivo) e i motivi passionali (27,4% dei casi in generale, la percentuale aumenta al 60% se si considerano le vittime femminili nella fascia d’età 35-44 anni).

Per quanto riguarda le telefonate al numero antiviolenza e stalking 1522, le chiamate nel territorio della Marca Trevigiana nel primo semestre 2024 sono state 129, erano 195 in totale l’anno scorso, 149 nel 2022. Le telefonate non riguardano solo denunce di violenza e richieste di tutela, ma anche consigli e orientamento per chiarire possibili situazioni ambigue, in un’ottica di prevenzione.

“Per contrastare la violenza, in qualsiasi forma essa si manifesti, è fondamentale un’azione condivisa tra Istituzioni, Enti, Centri e Associazioni su più livelli, in tutto il territorio – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – con l’obiettivo di diffondere maggiore consapevolezza su quelli che possono essere i segnali dall’allarme e, di pari passo, sui servizi esistenti nati proprio per supportare e proteggere le vittime, abbiamo avviato e promosso negli ultimi anni una serie di iniziative per rafforzare questa “rete di sostegno” che in Provincia di Treviso è forte e capillare: l’anno scorso, a pochi giorni dal tragico omicidio di Giulia Cecchettin, il momento di raccoglimento tra autorità, scuole e cittadinanza attorno alla panchina rossa del Sant’Artemio, dipinta dalle studentesse e dagli studenti, è stato un modo per ricordare che il 25 novembre è tutto l’anno e per trasmettere il messaggio che “il primo passo è parlarne”. Si assiste infatti, negli ultimi anni, a un maggior numero di telefonate al 1522, anche semplicemente per un consiglio o un confronto: questo è un segnale di una presa di coscienza di quando parole, atti e anche i “non detti” rappresentano una forma di violenza da denunciare e da cui è possibile uscire, un indice, anche, di maggiore fiducia nelle istituzioni e nella rete di aiuto a tutela delle vittime. Proprio perché il primo passo è parlare, condividere i propri dubbi, per prevenire e per contribuire, a monte, a rafforzare quella stessa rete di aiuto. E noi, come Provincia, continueremo a sensibilizzare la comunità su questo aspetto sempre, tutto l’anno, con le nostre campagne e sostenendo a livello istituzionale le forze competenti attive sul territorio”.

“Quattro mila e 692 è un numero che fa riflettere, perché è il numero dei codici rosa attribuiti agli accessi in Pronto Soccorso nella nostra Azienda dal 2017 a oggi, identificando i casi di violenza di genere – commenta Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 -. Ci fa pensare, perché siamo consapevoli che si tratta solamente della punta di un iceberg. Tuttavia, è anche un segno di speranza, perché un leggero trend del loro aumento annuale, tolto il periodo Covid, ci fa capire che forse le vittime si aprono di più con i nostri operatori che riescono a intercettare così bisogni e situazioni a rischio. La violenza di genere è una grave emergenza sociale che necessita della massima attenzione e per prevenire e proteggere le vittime di violenza servono iniziative mirate che spingano le donne a chiedere a aiuto da subito. Mi auguro che, anno dopo anno, tramite iniziative come i codici rosa, le panchine rosse, l’informazione sul numero 1522, la diffusione dei Centri Anti Violenza, la realizzazione di eventi, spettacoli e convegni di sensibilizzazione sul tema faccia crescere la consapevolezza in chi è vittima che si può e si deve cercare aiuto, e nei potenziali aggressori che nessuno merita la violenza, in nessun caso, e che anche loro possono essere aiutati. Ringrazio la rete di coordinamento del percorso di accoglienza protetta e continuità assistenziale tra Azienda Sanitaria, Comune, Forze dell’Ordine e Centri Anti Violenza e tutti coloro che ogni giorno si impegnano per costruire un mondo libero dalla violenza”.

“L’anno scorso abbiamo lanciato l’iniziativa dell’Albo provinciale dedicato alle Associazioni attive in tema di pari opportunità per consolidare una rete istituzionale di realtà e progetti sul territorio – spiega Olga Rilampa, consigliera provinciale delegata alle pari opportunità –: è attraverso sinergie come queste che riescono a prendere vita tante attività che altrimenti non sarebbero possibili e richiederebbero molto più tempo. L’invito alle Associazioni (ad oggi sono 14 quelle iscritte) è di inviare la propria presentazione compilando il modulo disponibile sul sito della Provincia, nella sezione pari opportunità”.

“I servizi nella nostra provincia sono molto attivi – commenta Gloria Tessarolo, assessore comunale di Treviso delegata alle pari opportunità – in tutta la filiera, 5 Centri Antiviolenza, 3 Centri per gli autori di violenza, 3 case rifugio e pronte accoglienze organizzate: è grazie alla sinergia tra Istituzioni, Ulss 2 e queste realtà che si riescono a dare risposte efficaci e tempestive”.

Campagna 1522 Provincia: link al video

Altre iniziative nella Marca verso il 25 novembre

22/11 – Sono numerose le iniziative proposte nella Città di Treviso in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tutte accomunate dall’intento di creare consapevolezza e di attivare una rete solidale. A partire dalle ore 17 di venerdì 22 novembre, lo scalone di accesso al piano nobile di Ca’ Sugana ospiterà l’installazione “365 (.)” dell’artista Barbara Uccelli. L’opera, realizzata per la prima volta per la scalinata d’onore di Palazzo Bricherasio a Torino, si compone di un calendario disposto sui gradini, dove sono riportati tutti i giorni dell’anno. In corrispondenza della data in cui è stato commesso un femminicidio, si troverà un pallino rosso. La sfida, aperta fino al 3 dicembre, è quella di provare a salire le scale senza calpestare il giorno in cui è stato commesso un femminicidio. Il 23 novembre, alle 13.00 in sala Rosso Coletti del Museo Santa Caterina, Barbara Uccelli dialogherà con il pubblico presente alla sua performance “A table set”. Apparecchiare la tavola, gesto quotidiano comune per migliaia di donne, diviene qui il simbolo della donna come di colei che si prende cura e lascia uno spunto per una riflessione corale sulla violenza. Seguirà un brindisi offerto in collaborazione con l’azienda agricola Vite In Rosa, il caseificio Zanchetta e il Gruppo Panificatori della Provincia di Treviso che porterà il pane dell’“Abbraccio che sbriciola la violenza”. Da anni Barbara Uccelli lavora su tematiche ambientali e sulla difesa dei diritti umani. Rispetto degli individui e dell’ambiente, sostegno delle tradizioni e della cultura fanno parte della sua poetica, che si esprime attraverso lavori concettuali, capaci di generare dialogo e riflessione in chi incontra le sue opere. Entrambi gli eventi sono coorganizzati dalla Città di Treviso con [e]DesignFestival e la Commissione Comunale per le Pari Opportunità. Il 24 novembre è in programma “Stop alla violenza sulle donne” da piazza delle Istituzioni alle 9.15: una camminata di beneficenza per le vie del centro patrocinata dalla Città di Treviso, aperta a tutti e promossa dalle ASD Strada Facendo e Strada Facendo Indoor. Il ricavato andrà a favore della Casa rifugio Casa Luna di Treviso. Si prosegue dalle 10.30 alle ore 13 alla Loggia dei Trecento con “L’abbraccio che sbriciola la violenza”, altro evento patrocinato dalla Città di Treviso e promosso da Confcommercio Treviso – Gruppo Panificatori. Nel corso della mattinata, alunni e insegnanti dell’istituto professionale “Lepido Rocco” di Lancenigo mostreranno come viene realizzato il “pane abbraccio”, un pane color arancio che ricorda la campagna “Orange the World”, finalizzata a prevenire ogni forma di violenza contro le donne. L’evento, tradotto nella lingua dei segni italiana (LIS), rientra nell’ambito del programma OFF – Festival L’Eredità delle Donne, e sosterrà con quanto ricavato i Centri Antiviolenza della Provincia di Treviso.

Nel fine settimana che precede il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sono tre gli appuntamenti sul territorio proposti dalla Ziviani – Promozione artistica per affrontare con modalità e da punti di vista diversi questa tematica:
Venerdì 22 alle 20.45 nell’Aula Magna delle scuole secondarie di Cordignano saranno la musica e i testi della cantautrice Rebi Rivale, vincitrice di numerosi Premi Amnesty, a fornire spunti di riflessione sulla condizione della donna nel mondo.
Sabato 23 alle 20.45 all’Auditorium dell’Incontro a Revine Lago Lino Brotto (chitarra) e Filippo Tantino (contrabbasso) ci racconteranno le vite delle donne che hanno ispirato i brani jazz, veri e propri tributi dei compositori alla forza e alla libertà di queste donne.
Domenica 24 alle 18.30 nell’Aula Magna del Seminario Vescovile di Vittorio Veneto sarà la storia di Annalisa Baldovin ad essere raccontata dalla magistrata Roberta Gallego; un momento per ricordare, riflettere e continuare a lottare affinché nessuna donna debba più vivere nella paura. Parlare di questo argomento e dare voce alle donne vittime di violenza è un modo per far uscire dal silenzio e dalla paura chi sta vivendo situazioni difficili. La memoria è un atto di giustizia.

23/11 – #coltiviamoilrispetto è un’iniziativa di Donne Coldiretti che si svolgerà anche a Treviso sabato 23 novembre. In tale data ci sarà l’incontro con Amerigo Manesso, autore dell’opera Lavoravamo la terra, libro che racconta anche la condizione delle donne nella campagna trevigiana nel Novecento: la difficile strada verso l’emancipazione (EditPress, Istresco2024). L’incontro si svolgerà nel Mercato coperto di Campagna Amica in Piazza Giustinian Recanati 8 in centro a Treviso.

Sabato 23 novembre, dalle ore 10 alle 12, Piazzetta Botter di Treviso ospiterà un flashmob organizzato da CGIL Treviso, CISL Belluno Treviso e UIL Veneto – Treviso, con il patrocinio del Comune di Treviso e della Commissione Pari Opportunità del Comune di Treviso. L’iniziativa ha l’obiettivo di dire un fermo “no” alla violenza contro le donne e di promuovere una presa di coscienza collettiva su questo tema drammatico. Durante l’evento, sarà presente l’assessora Gloria Tessarolo del Comune di Treviso, insieme a importanti i rappresentanti sindacali delle tre Confederazioni, tra cui Rossana Careddu (CGIL Treviso), Roberta Barbieri (CISL Belluno-Treviso) e Maria Francesca Pol (UIL Veneto – Treviso). Le loro testimonianze e interventi mirati contribuiranno a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di affrontare la violenza di genere, una piaga sociale che colpisce sempre più donne in Italia, in particolare nel contesto familiare e tra partner o ex partner. Al termine del flashmob, si svolgerà un volantinaggio al mercato cittadino del capoluogo, dove ogni donna riceverà una gerbera rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere. Questo gesto vuole rappresentare non solo la solidarietà verso le vittime, ma anche un invito alla comunità a unirsi nella battaglia per un cambiamento culturale e sociale.

In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne che ricorre il prossimo 25 novembre, il Comune di Montebelluna, anche quest’anno, in collaborazione con associazioni culturali e istituzioni locali, propone una ricca programmazione di eventi dal 16 al 25 novembre. Le attività hanno l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e diffondere una cultura del rispetto verso le donne, ribadendo il valore dell’uguaglianza e della giustizia sociale. Tra gli appuntamenti centrali, sabato 23 novembre, l’Auditorium della biblioteca ospiterà lo spettacolo teatrale “Mind the Gap, suffragette di oggi” per le scuole secondarie di secondo grado, che rievoca il coraggio delle suffragette nella lotta per i diritti delle donne. In apertura, il cantautore Andrea Bolzonello eseguirà dal vivo il brano “Perla”, una canzone dedicata alla resilienza femminile. In chiusura, sabato 23 novembre alle ore 21.00, nella sala Giovanni Paolo II del Centro Parrocchiale di San Gaetano, si terrà lo spettacolo “Un anno di rosa sbiadito” di Kyrkos Teatro, riflessione teatrale sui temi della violenza di genere.

24/11 – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che cade il 25 novembre, il Comune di Vittorio Veneto organizza, insieme al Centro Anti Violenza di Vittorio Veneto, con il patrocinio dell’ULSS2 e in collaborazione con l’Associazione LILT e la Caritas Diocesana, un evento aperto al pubblico per riflettere su questo importante argomento, nell’ambito delle attività organizzate, promosse e sostenute dal Centro Anti Violenza comunale. Si tratta dell’Orazione civile dal titolo “Il caso di Annalisa Baldovin: anatomia di un femminicidio, la fatica di ricordare“: un evento che vedrà sul palco come protagonista una donna che difende le donne. La dottoressa Roberta Gallego, magistrato e sostituto procuratore impegnata attivamente nella diffusione della legalità, ripercorrerà le vicende umane e giudiziarie di un omicidio accaduto nel 2001 che ha visto come vittima una donna uccisa dal suo stalker. Di fatto, un femminicidio. L’orazione civica avrà luogo nell’Aula Magna del Seminario vescovile domenica 24 novembre alle ore 18.30. L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili.

24/11 – A Cappella Maggiore avrà luogo una passeggiata contro la violenza sulle donne. Di seguito il programma: ore 10.45: ritrovo di fronte alla sala Tina Anselmi; ore 11: inizio della camminata di 3km aperta a tutti; ore 11.30: ritorno in Sala A, saluti istituzionali, riflessioni a cura del dottor Fabio Ballan e coinvolgimento del CCR. Ore 12: aperitivo conclusivo.

25/11 – A Conegliano in occasione della Giornata avrà luogo il Concerto Coro Note di Vita Rosa e Kiara Ensemble “Non Siamo Sole”. Appuntamento all’auditorium Dina Orsi di Conegliano, ore 20.30.

25/11 – “Piantiamola!” con la violenza sulle donne. L’associazione Donne in Campo Cia Veneto rilancia la campagna, in occasione del 25 novembre, con cui invita tutti i cittadini a recarsi nei vivai della Regione per acquistare una piantina, un seme, un alberello. “Non è solo un gesto ecologico, puramente simbolico – spiega la stessa associazione – Imparare a prendersi cura di una pianta è un buon modo per promuovere il rispetto della vita. Un primissimo passo per combattere la violenza che si esprime a tutti i livelli, in particolare verso le donne”. Non c’è più tempo da perdere: “Servono nuove politiche pubbliche, leggi più severe, percorsi educativi a cominciare dai giovani. Soprattutto, è necessario investire di più e meglio sul fronte occupazionale. Il sostegno all’indipendenza economica delle donne resta infatti una delle leve più potenti per contrastare la violenza di genere”. Ecco perché “chiediamo di incentivare, con politiche e risorse ad hoc, le imprese femminili. Non si tratta solo di autonomia finanziaria, ma di empowerment, di valorizzazione delle donne come leader, che agisce come catalizzatore per un cambiamento culturale più ampio e inclusivo”. E in questo senso, “proprio l’agricoltura è uno dei settori produttivi su cui puntare, visto che già oggi in Italia le aziende agricole con a capo una donna sono 200.000, circa una su tre, mentre le lavoratrici rappresentano quasi il 40% della forza lavoro complessiva del comparto”.

La Sede provinciale Inps di Treviso, nella persona della Direttrice Roberta Carone, ha aderito in questi giorni al “Protocollo di Rete per il contrasto alla violenza contro le donne – Distretto di Treviso” di cui è soggetto capofila il Comune di Treviso e che vede coinvolte molte realtà territoriali, dalle forze dell’ordine agli enti del terzo settore. La sottoscrizione del Protocollo di Rete da parte dell’Istituto di previdenza rientra nel progetto “Inps per Tutti”, attivo dal 2019 e rinnovato con Accordo quadro regionale del 14 marzo 2024.

Il progetto “Inps per tutti” si pone come obiettivo rendere più accessibili e, dunque, effettive ed esigibili le prestazioni sociali attualmente previste ed erogate dall’INPS nei confronti di quella fascia di popolazione che vive in condizioni di grave disagio sociale, economico e lavorativo tramite la collaborazione con Comuni, tra cui il Comune di Treviso, Caritas diocesane ed eventuali altre associazioni del terzo settore territoriali e, nello specifico, ha tra le sue linee di azione quella in favore delle donne vittime di violenza.

La partecipazione dell’Inps di Treviso al Protocollo di Rete prevede, tra l’altro, l’impegno ad avviare una collaborazione strutturata, finalizzata ad agevolare l’accesso alle informazioni ed ai servizi dell’INPS da parte delle donne italiane e straniere, con o senza figli minori, vittime di violenza e, in particolare, di violenza di genere e ai minori vittime di violenza assistita che trovano supporto presso i Centri Antiviolenza (CAV); a fornire la disponibilità ad incontri dedicati in favore delle donne in carico ai CAV, da tenersi in modalità web-meeting; a realizzare un’attività di formazione congiunta programmando moduli formativi a cura del personale dei CAV e destinati al personale INPS che svolge attività di front-end, finalizzati a portare l’esperienza e richiamare la sensibilità sul dramma della violenza di genere. Parallelamente, saranno programmati interventi formativi a cura del personale INPS e destinati al personale appartenente ai CAV e ad altri soggetti individuati in base protocollo, aventi ad oggetto le prestazioni/agevolazioni previste dal legislatore (es. reddito di libertà, congedi straordinari, agevolazioni contributive) ed erogate dall’INPS che, se conosciute e fruite, possono agevolare l’indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittima di violenza.

Così l’assessore alla Città Inclusiva del Comune di Treviso, Gloria Tessarolo: «Con l’ingresso di INPS nel protocollo di rete contro la violenza si stringe ancora più forte l’alleanza tra gli enti locali e l’istituto a favore delle donne che stanno facendo percorsi di uscita dalla violenza. Provvedimenti come l’assegno di libertà possono essere strategici per avviare le donne ad un percorso di autonomia dall’uomo maltrattante e per supportarla nella gestione dei figli minorenni. Contiamo così di lavorare in modo sempre più serrato a favore delle donne prese in carico nei nostri servizi».

I soggetti sottoscrittori del Protocollo sono: Comitato Sindaci Dei Comuni afferenti all’azienda Ulss 2 “Marca Trevigiana” – Distretto Di Treviso, Questura Di Treviso, Carabinieri Comando Provinciale Treviso, Azienda Ulss 2 “Marca Trevigiana”, Ufficio Scolastico Territoriale – Treviso, Centro Antiviolenza “Telefono Rosa”, Centro Antiviolenza “Donne Libere”- Quinto Di Treviso, Centro Per Il Trattamento Degli Autori Di Violenza “Cambiamento Maschile”, Ordine Dei Medici Chirurghi E Degli Odontoiatri Di Treviso, Ordine Dei Farmacisti Della Provincia Di Treviso, Casa Religiosa “Domus Nostra” – Quinto Di Treviso, Discepole Del Vangelo – Treviso, Soroptimist Club Treviso, Ucipem Consultorio Familiare – Treviso, Centro Della Famiglia – Treviso, Caritas Tarvisina, Procura Della Repubblica Di Treviso, Ordine Degli Avvocati Di Treviso, Israa Treviso, Ulepe Ufficio Esecuzione Penale Esterna – Treviso, Inps Direzione Di Treviso

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Provincia di Treviso)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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