C’era una luce speciale ad illuminare Canale d’Agordo (Belluno) ieri, domenica 3 novembre, in un fine settimana di pieno sole che ha coronato un pomeriggio di felici eventi nel segno della memoria e della gratitudine verso il Beato Albino Luciani.
L’inaugurazione degli ultimi lavori eseguiti
Tutto è cominciato nella Casa natale di Giovanni Paolo I – aperta ufficialmente dopo i primi interventi nell’aprile 2022 – dove sono stati benedetti gli ultimi lavori di restauro negli spazi interni e nel giardino antistante, insieme a una nuova targa realizzata per esprimere la gratitudine a coloro che hanno sostenuto il percorso per la completa fruibilità della struttura, guidato dalla Diocesi di Vittorio Veneto con il vescovo monsignor Corrado Pizziolo.
All’inaugurazione, coordinata da don Mirco Miotto, referente della Casa per la diocesi vittoriese, c’erano il cardinale pievigino Beniamino Stella, già postulatore della causa di beatificazione, acquirente e donatore alla diocesi vittoriese della Casa natale, il vescovo Pizziolo, il vescovo di Belluno – Feltre Renato Marangoni e il vescovo emerito Giuseppe Andrich, la vicesindaco di Canale d’Agordo Marilisa Luchetta e il parroco don Vito De Vido, e il presidente della Fondazione Papa Luciani e direttore del Musal, Loris Serafini.
Pizziolo ha guidato la preghiera per la canonizzazione ed è intervenuto per ringraziare “il cardinale Beniamino Stella insieme alla Cei, al Patriarcato di Venezia e ad altri benefattori che hanno contribuito generosamente alla casa e ai lavori di ristrutturazione, e la Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo, che bene la gestisce”.
Una possibile novità per la causa di canonizzazione
Proprio in merito all’auspicata canonizzazione di Giovanni Paolo I è stato il cardinale Beniamino Stella, già postulatore della causa di beatificazione del pontefice bellunese, a confermare a margine dell’evento la notizia della “consegna in postulazione di una segnalazione per una possibile guarigione particolare avvenuta a Montebelluna, parrebbe in seguito a preghiera speciale al Beato Albino Luciani”.
“Tutto questo è oggetto di attenta valutazione e studio da parte degli organismi competenti – ha detto il porporato pievigino – e comunque non possiamo ancora attribuire caratteri di straordinarietà a questo fatto”.
Il concerto e gli interventi
I presenti si sono quindi spostati nella chiesa arcipretale “San Giovanni Battista”, dove si è tenuto il concerto della Piccola Orchestra Veneta diretta dal Maestro Giancarlo Nadai – reduce dal successo del Festival “La musica nel sacro” – presentato da Elisa Nadai. L’orchestra e i suoi solisti Lorenzo Stevanato, Loredana Zanchetta, Giacobbe Stevanato e Fabrizio Nasetti hanno eseguito brani di Haendel, Vivaldi e Heinichen.
Le musiche sono state intervallate da alcuni testi scritti da Luciani in diverse fasi della sua vita, letti dalla docente Paola Brunello.
Presenti tra gli altri don Paolo Astolfo, rettore del Seminario vescovile vittoriese e direttore dell’archivio diocesano, monsignor Luigino Zago, arciprete dell’Unità pastorale La Pieve, i benefattori don Domenico Salvador e Remo Mosole, don Davide Fiocco – del consiglio di amministrazione della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, delegato diocesano per le cause dei santi nonché incaricato di Belluno-Feltre per la canonizzazione di Luciani -, nipoti di Luciani e familiari di Stella, e una delegazione dell’Istituto diocesano Beato Toniolo Le vie dei Santi, tra i patrocinatori dell’evento.
Stella ha manifestato la propria riconoscenza alla sua diocesi vittoriese e a Pizziolo “per aver accettato il dono della casa e aver guidato l’iter dei lavori che oggi è giunto alla sua conclusione”, e ha espresso la propria “emozione di essere stato generoso verso Luciani e aver provato a ricambiare tutto ciò che lui aveva dato, con un cuore gratificato e una gioia profonda per aver compiuto un gesto di bene”.
“È stata un’opera condivisa – ha detto Pizziolo –. Mi ha colpito la partecipazione di tante persone della comunità civile ed ecclesiale a un bene che ci riporta a un testimone di fede e di vita, e che ora è davvero di tutti”.
Serafini ha ringraziato benefattori e volontari e ha citato i vari interventi svolti in questa ultima fase, dal recupero del sottotetto come sala riunione alla dotazione di nuovi servizi, dai serramenti alla videosorveglianza, fino alla cura del giardino e alle nuove palizzate e pavimentazione, spiegando che “lo scopo del restauro è stato quello di far riflettere i pellegrini e i visitatori della casa sulla grandezza del messaggio di un umile servitore di Dio e della Chiesa, che speriamo di poter presto chiamare Santo”.
La vicesindaco Luchetta ha letto un messaggio del sindaco Massimo Murer che ha elogiato l’opera della diocesi vittoriese – “il primo amore” di Luciani, così come egli stesso la definì –, ringraziando tutti coloro che hanno collaborato al recupero di una struttura così importante per la comunità canalina.
A margine dell’inaugurazione davanti alla casa, il vescovo Marangoni ha sottolineato “l’autentica luminosità di questa giornata, dove Luciani rappresenta un cammino condiviso delle Chiese locali – Belluno Feltre, Vittorio Veneto e Venezia – insieme alla Chiesa universale, un segno incoraggiante per il cammino sinodale”.
La casa
Situata pochi metri dal Museo, la casa natale di Papa Luciani ha visto nascere e crescere il giovane Albino Luciani fino al 1923 quando, a 11 anni, entrò nel Seminario di Feltre (Belluno) per seguire la sua vocazione. Assunta in proprietà dal padre di Luciani tra il 1901 e 1902, è appartenuta alla famiglia fino al 2019, quando è stata acquistata dal cardinale Stella, che l’ha donata alla diocesi di Vittorio Veneto.
Il 2 agosto 2019 la casa venne aperta al pubblico per la prima volta. Successivi interventi hanno quindi portato al 23 aprile 2022 con la posa della statua di Carlo Balljana, offerta da Remo Mosole e benedetta dallo stesso Stella, che è anche cittadino onorario di Canale d’Agordo. Nell’estate 2022, a poche settimane dalla beatificazione di Luciani, alla Casa fece visita anche il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede.
(Autore: Beatrice Zabotti)
(Foto e video: Beatrice Zabotti)
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