Intitolato il parco dell’Antica Pieve all’architetto Leopoldo Saccon, coordinatore del dossier di candidatura Unesco

Le autorità presenti all’intitolazione del parco

Giornata dedicata alla memoria ieri a San Pietro di Feletto, dove è stato intitolato il parco dell’Antica Pieve a Leopoldo Saccon, “Poldo”, come da molti veniva soprannominato.

Architetto, pianificatore e paesaggista scomparso nel 2020, Saccon viene ricordato principalmente per essere stato il coordinatore del gruppo di lavoro per il dossier di candidatura a patrimonio Unesco delle Colline del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene, giunta, come noto, all’ottenimento del titolo nel 2019.

Intervista a Maria Assunta Botteon

Ambasciatore delle Città del Vino, componente del gruppo di lavoro istituito dalla Regione Veneto per l’attuazione del Piano Paesaggistico Regionale e componente dell’Osservatorio del Paesaggio dell’Alta Marca Trevigiana, Saccon ha lavorato per progettualità di nota nei vari Comuni del territorio locale.

Nel caso di San Pietro di Feletto, sua fu proprio l’ideazione, nei primi anni 2000, la progettazione e la realizzazione dello stesso parco della Pieve millenaria che ieri gli è stato intitolato.

Il manufatto dedicato a Leopoldo Saccon

Svariati gli ospiti intervenuti, oltre alla figlia e alla moglie dell’architetto, ovvero Maria Saccon e Maria Assunta Botteon: vari sindaci del territorio, politici a livello provinciale e regionale, rappresentanti di associazioni e attività locali, l’istituto Beato Toniolo, una rappresentanza di Banca Prealpi SanBiagio, dell’associazione Città del Vino, del Consorzio Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Docg e dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Unesco.

A porre i saluti istituzionali è stato il sindaco del paese Cristiano Botteon, visibilmente commosso, considerato che Leopoldo Saccon era anche suo zio, come ha ricordato.

Intervista al sindaco Cristiano Botteon

“Una persona che sapeva ascoltare, ma non giudicare – così lo ha ricordato il primo cittadino – I suoi consigli erano frutto di pensieri ragionati: quello di oggi è un gesto semplice ma significativo e bello, come era la sua persona”.

Successivamente sono state lette le parole di una lettera inviata dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha ricordato l’architetto come “una figura di fondamentale importanza per la nostra comunità”. Vincenzo Sacchet (Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Unesco) ha sottolineato quanto sia un peccato che Saccon non sia qui “per vedere i frutti del suo lavoro”, ringraziandolo poi per tutto ciò che ha fatto.

Benedetto De Pizzol e Floriano Zambon (associazione Città del Vino) hanno evidenziato il suo impegno a livello locale: Zambon, in particolare, ha citato il caso del “recupero del ponte romano”, come ultimo suo intervento nella zona di Conegliano.

La platea presente all’intitolazione

Cinzia Sommariva (Consorzio) invece ha rivolto un pensiero alla famiglia, “per la quale è un orgoglio questa intitolazione” e ha letto le parole inviate da Diego Tomasi, legato all’architetto da una profonda amicizia.

Prima dello scoprimento di un monumento, è stato mandato in onda l’audio dell’ultima intervista rilasciata da Saccon, dove l’architetto esprimeva un augurio per il futuro, ovvero che il territorio possa continuare a farsi scoprire sempre con lo stesso entusiasmo e condividendo la propria storia. La cerimonia di intitolazione del parco ha compreso lo svelamento di un manufatto, realizzato dall’architetto Fabio Nassuato, il quale per alcuni anni ha lavorato assieme a Leopoldo Saccon: “Un elemento in pietra d’istria che richiama la sua semplicità”, ha spiegato il professionista.

“Grazie di cuore alla precedente amministrazione e a quella attuale, per aver voluto legare il nome di Poldo al parco della Pieve – le parole di Maria Assunta Botteon, moglie di Saccon e in passato sindaco di San Pietro di Feletto – Grazie a tutti gli amici, per aver voluto bene a Poldo. Credo che abbia dato tanto, ma ha ricevuto tantissimo”.

“Sono felice che qualcosa rimanga a sua memoria – ha detto la figlia Maria Saccon – Ho apprezzato tutto questo e lo avrebbe fatto anche lui”.

La cerimonia si è poi conclusa con uno spazio conviviale, gestito dalla Pro loco e dagli Amici dell’Antica Pieve di San Pietro di Feletto.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Articoli correlati