“A scuola subito” è il messaggio lanciato da un gruppo di genitori che domani, venerdì 19 marzo alle 8, e sabato 20 marzo alle 11.30, si daranno nuovamente appuntamento di fronte al municipio di San Vendemiano, per rimarcare la volontà di rivedere i propri figli sui banchi di scuola.
La scelta del municipio di San Vendemiano, come ha fatto intendere Fabio Padovan, portavoce di questi genitori oltre che imprenditore impegnato nel comitato “Colli Puri Collalbrigo respira”, non è casuale: San Vendemiano è infatti il Comune di residenza del governatore della Regione Veneto Luca Zaia e, pertanto, tale decisione ha un proprio significato.
Ma non si tratta del primo presidio di fronte a questa sede municipale: già lo scorso martedì 16 marzo, infatti, i genitori si erano lì riuniti, manifestando la propria preoccupazione per lo stato psicologico dei figli, per i quali auspicano il ritorno a una “scuola normale”, evitando il protrarsi di questo stato di isolamento dai propri coetanei.
A ciò, come ha spiegato Padovan, si aggiungono anche preoccupazioni di tipo pratico, come la necessità di cercare una baby sitter per far compagnia ai figlioletti fino alla scelta, sofferta e dettata da motivazioni economiche, di lasciare i bimbi a casa da soli, anche se minorenni, per recarsi al lavoro, tra mille raccomandazioni e in assenza di alternative.
“Noi genitori, di varie scuole, diciamo basta! – ha dichiarato Fabio Padovan – Vogliamo che i nostri ragazzi tornino a sorridere, a sentire ogni giorno la gioia nel cuore, e non il freddo vuoto del grigiore, nell’attuale prigionia rovinosa“.
Da qui la decisione espressa dai genitori di rimanere di fronte al municipio di San Vendemiano per quindici minuti, nella giornata di domani e sabato.
“Tutto ciò solo per dare una speranza ai nostri ragazzi e perché ogni sera possiamo continuare a guardarci allo specchio, senza dover abbassare lo sguardo. – ha aggiunto Fabio Padovan – I nostri figli ci guardano e, anche se non lo dicono, aspettano che noi li aiutiamo“.
“Saremo presenti per loro e per restare liberi”, ha concluso.
(Foto: Fabio Padovan).
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