Il 27 sera arrivò l’ordine di scendere in pianura, il 28 aprile 1945 di prima mattina, alla testa di una settantina di compagni del Distaccamento Celanti, liberò prima Cappella Maggiore, il suo comune, e poi decise di entrare di sua iniziativa anche a Vittorio Veneto a conclusione della guerra di Liberazione: all’età di 99 anni Lorenzo Altoè nome di battaglia “Iseo” è morto serenamente nell’abitazione del figlio Lucio.
“Era orgoglioso di questo, di essere stato il primo ad entrare in città. Ha aiutato molte persone quando era ancora in forze, fino a pochi anni fa – ricorda la nipote Maria Teresa Fanton – e ha combattuto molto per gli invalidi di lavoro, ed è stato pure premiato dal presidente Napolitano quando ha fatto visita alla nostra città”.
Ci sono molti episodi a ricordare il capo partigiano di Cappella Maggiore: uno tra tutti, quando a rischio della vita si presentò a casa per scongiurare il peggio, che le camicie nere bruciassero la casa, e uccidessero i suoi fratelli e genitori. Per qualche tempo operò così con i commilitoni da casa prima di tornare in Cansiglio fornendo preziose informazioni.
Grande invalido per lavoro per un grave infortunio sul lavoro a Bagnoli (Na) che gli precluse l’uso delle gambe negli anni ’60, a soli 41 anni, si dedicò poi per gran parte della sua vita proprio ai diritti degli invalidi e mutilati del lavoro, diventando il presidente della associazione a Vittorio Veneto.
Ovviamente iscritto all’Anpi e socio dell’Isrev, l’istituto per la storia della Resistenza del vittoriese con cui collaborò alla stesura dell’atlante biografico dei resistenti: “Un grande personaggio: non vedendo nessuno al confine con Cappella Maggiore che aveva appena liberato, una volta arrivato all’altezza dell’attuale tiro a segno ad Anzano, entrò di sua iniziativa a Vittorio Veneto quel 28 aprile – ricorda Pierpaolo Brescacin, direttore scientifico dell’Isrev -. Ha disarmato due presidi nemici in via Pontavai e case De Mori, e quindi ha proceduto verso il centro dove si scontrò con il Battaglione 9 Settembre in fuga verso Conegliano avendo la meglio e liberando di fatto la città”.
I funerali di Lorenzo “Iseo” Altoè si svolgeranno venerdì alle 11 nella chiesa parrocchiale di Anzano, di dove ore origine. La salma sarà sepolta nel vicino cimitero.
(Foto: Facebook).
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