Edilizia privata, Comune e Camera di Commercio alleati per accelerare e semplificare le pratiche

È stato firmato oggi, mercoledì, lo schema di accordo tra il Comune di Treviso e la Camera di Commercio di Treviso e Belluno per l’implementazione digitale del modulo SUAP e la digitalizzazione del patrimonio archivistico di pratiche dell’edilizia privata del Comune di Treviso.

Visti i recenti sviluppi normativi in materia edilizia, che hanno comportato negli ultimi anni un’esplosione delle richieste di accesso agli atti, prima per gli incentivi per il settore edilizio (sisma-bonus ed eco-bonus al 110%), poi per dichiarare la legittimità degli immobili, anche in attività privatistiche (atti di compravendita, successioni, ecc.), l’accesso immediato all’archivio delle pratiche edilizie è divenuto un’esigenza sempre più impellente soprattutto per le necessità istruttorie e di verifica da parte degli uffici che si trovano a fare i conti con una normativa che prevede termini sempre più stretti, A titolo esemplificativo, per le SCIA ordinarie sia per quelle in sanatoria, ad esempio, si è scesi da 60 a 30 giorni.

Per evitare quindi di soccombere ai limiti della situazione e della gestione degli archivi, da qualche anno è stata avviata la digitalizzazione delle pratiche edilizie cartacee. Di queste 174.000, 113.000 si trovano all’archivio storico, 61.000 in quello di palazzo Rinaldi. Fino ad oggi, ne sono state digitalizzate 55.000 tramite l’acquisto e l’utilizzo interno di scanner per grandi formati e tramite l’affidamento a servizi di digitalizzazione privati.

«In un’ottica di velocizzazione e ampliamento della digitalizzazione, l’Amministrazione comunale ha valutato con la Camera di Commercio di proseguire l’attività nell’ambito di un accordo di collaborazione», le parole del sindaco Mario Conte. «Entrambe si pongono il comune obiettivo, nell’ambito della SUAP in essere, di giungere alla più ampia digitalizzazione delle procedure amministrative e alla piena omogeneizzazione di specifici processi digitalizzati a livello nazionale, razionalizzando costi e tempi per entrambe le amministrazioni. Il nostro obiettivo è quello di sburocratizzare e dare risposte sempre più veloci ai cittadini: questo accordo permetterà di dare seguito ad una di queste priorità».

Il presidente Mario Pozza ha sottolineato che l’Accordo tra Comune di Treviso e Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti rappresenta un modello di collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni, nell’ambito della digitalizzazione e della dematerializzazione di settori cruciali come l’edilizia e a seguire le attività produttive.

«L’obiettivo – dice – è spingere l’innovazione oltre i confini tradizionali della burocrazia per creare un ecosistema territoriale interconnesso, dove i dati non solo accelerano i processi decisionali, ma diventano un vero e proprio motore per lo sviluppo economico. Al centro di questo processo – continua – vi sono le persone e le competenze che garantiscono una gestione più efficiente e trasparente. Lavoriamo per una amministrazione moderna, capace di evolversi in linea con le direttive nazionali e le esigenze locali».

Così, infine, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Treviso Andrea De Checchi: «Credo molto nel successo di questa iniziativa che si pone nell’ottica della modernizzazione dei sistemi archivistici con la digitalizzazione concetto fondamentale per le moderne Pubbliche Amministrazioni. Ma soprattutto risponde ad uno dei bisogni più sentiti dall’utenza: velocità ed efficienza nelle risposte da parte degli uffici pubblici». 

Il contributo a favore della Camera di Commercio di Treviso Belluno Dolomiti per realizzare il progetto di digitalizzazione è di 100mila euro.

L’ente camerale si avvarrà del supporto tecnico della società in house IC Outsourcing Scrl, realtà consortile di informatica delle camere di commercio italiane dedicata all’Information e Innovation Technology, che da tempo opera istituzionalmente nel campo delle procedure del sistema camerale.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto e video: Matteo De Noni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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