Francesca e cinque giovani trionfano alla maratona in Zambia: “Un grande sogno che si realizza”

Francesca Villanova in Zambia

Lo hanno definito un autentico “sogno”, un miraggio che non riuscivano neppure a immaginare e che invece si è realizzato. Ad oltre diecimila chilometri da qui, in un villaggio vicino a Chipata, in Zambia, Francesca Villanova e altri quattro giovani non possono ancora credere all’impresa compiuta nei giorni scorsi nella più importante gara di corsa dello stato nel cuore dell’Africa meridionale.

Succede così: un numeroso gruppo di ragazzi zambiani si innamora della corsa e si allena da mesi su strade polverose di terra rossa. Corrono ogni mattina all’alba insieme a Francesca Villanova sernagliese di origine, consacrata nelle Piccole Apostole della Carità e infermiera alla Nostra Famiglia di Conegliano – appassionata runner, partita nel marzo scorso come volontaria per un’esperienza missionaria nello Zambia.

Le condizioni non sono favorevoli: il caldo è soffocante, non usano attrezzature Gps né scarpe né abbigliamento tecnico, ma la passione riesce a far superare ogni ostacolo. Il gruppo partecipa ad alcune gare locali ma intanto coltiva un grande sogno: nella capitale Lusaka è in programma l’evento sportivo più importante dello Zambia, la Absa Marathon.

“Letteralmente un’impresa impossibile – racconta Francesca Villanova -: un viaggio infinito di 600 chilometri in pullman su strade sterrate, l’iscrizione alla gara, un posto dove dormire, un minimo di materiale tecnico da procurare. La spesa corrispondeva a due mesi del loro stipendio. Così, a malincuore, i nostri giovani ci rinunciano”.

Parte la staffetta di solidarietà: “Abbiamo deciso di aiutare i nostri cinque amici a realizzare il loro sogno – prosegue Francesca -. Insieme a Gabriele e Roberto abbiamo organizzato la trasferta e procurato ciò che serviva”.

Inizia così un lungo viaggio avventuroso: “Ci siamo spostati su un pullman strapieno – prosegue -, abbiamo dovuto fare una tappa forzata di alcune ore in mezzo al deserto con il bus rotto. Arrivati nella capitale, dopo poche ore di riposo, alle 5 del mattino è partita la gara. Per tutti loro era la prima volta, eccitati e frastornati tra altri 7 mila runner, in un contesto molto diverso: non si correva tra la polvere del villaggio ma in una metropoli”.

Francesca descrive con entusiasmo quei momenti: “La gara, una gara vera, l’adrenalina e l’entusiasmo alla partenza, la musica lungo il percorso, la gioia e la medaglia al collo sul traguardo: quello che a noi sembra normale stava diventando un’esperienza straordinaria per i nostri cinque amici”.

“Hanno conquistato tutti degli ottimi tempi – conclude -: 34’31 e 36’07 per coloro che hanno corso la 10 mila metri, 1h 28’14” per la mezza maratona. Ad ogni modo, la ‘vittoria’ è stata proprio la condivisione di questa avventura straordinaria, al di là di ogni aspettativa, nella bellezza e nella gioia dello stare insieme”. Francesca è arrivata quarta nella garadonne al traguardo della 21k.

Dopo l’indimenticabile gara, i giovani sono tornati alla vita di ogni giorno nel villaggio. Ma quella medaglia appesa al collo – esito di uno speciale lavoro di squadra – resterà un’emozione per sempre scolpita nelle loro menti e nei loro cuori.

L’eco del successo di Francesca Villanova e dei giovani zambiani si sta diffondendo anche in Alta Marca e in particolare negli ambienti della società di atletica Eurovo di Pieve di Soligo, legata da speciale amicizia alla brava runner sernagliese. 

(Autore: Beatrice Zabotti)
(Foto: per concessione di Francesca Villanova)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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