La raccolta firme contro l’autonomia, la sanità pubblica, lo Ius soli e lo Ius scholae: sono soltanto alcune delle tematiche toccate ieri sera da Elly Schlein, segretario del Pd atteso alla Festa democratica, organizzata in Prato Fiera a Treviso.
Ad attendere Schlein, numerosi simpatizzanti e “militanti” del partito, oltre al segretario provinciale Giovanni Zorzi, agli onorevoli Rachele Scarpa e Piero Fassino. Al suo arrivo, tra coloro che hanno dato il benvenuto al segretario, anche Laura Puppato.
Dopo un giro di saluti ai volontari della Festa democratica, Elly Schlein è quindi salita sul palco, dove ha parlato assieme al governatore dell’Emilia Romagna ed europarlamentare Stefano Bonaccini.
“La raccolta firme sta andando a gonfie vele – ha affermato Schlein – L’autonomia differenziata è una pessima riforma divisiva e io sono fiduciosa che riusciremo a bloccarla con il referendum. Si tratta di una riforma che arriva nel momento in cui un Paese necessita di essere ricucito”.
A questo tema, secondo Schlein, si associa anche quello della sanità pubblica che secondo lei, nello stato attuale e con le sue lunghe liste di attesa, andrebbe di fatto “ad ammazzare la prevenzioni, con costi maggiori per le casse dello Stato”.
“Stanno portando avanti un preciso disegno, ma non lo ammettono, ovvero quello di una sanità a misura di portafoglio – le parole usate da Schlein – C’è una diversità di strutture, a seconda delle Regioni di appartenenza”.
“La sanità aveva delle problematiche anche prima, ma oggi bisogna portare la salute più vicino alla casa delle persone – ha affermato – Bisogna insistere su una sanità del territorio e sull’assistenza, per migliorare la qualità delle vite che si allungano”.
“Non possiamo lasciare da sole le famiglie che convivono con la non autosufficienza – ha dichiarato -. A tal proposito, noi crediamo che sia necessaria una legge nazionale sui caregiver”.
Schlein ha quindi sottolineato la necessità di “rimettere al centro tematiche non considerate dal Governo attuale”.
Il segretario non ha risparmiato parole neppure sul caso di Gennaro Sangiuliano, ex ministro alla Cultura, dimissionario da poche ore: “Le dimissioni arrivano tardive, ma è comunque l’atto più opportuno da quando è ministro – ha affermato -. È lo specchio della classe dirigente di Giorgia Meloni, che ha passato il tempo a occupare posizioni. Hanno passato il tempo a parlare delle loro ‘beghe’, anziché occuparsi delle cose degli italiani. Non è un Governo serio”.
Scuola, lavoro, pensioni e famiglia
Il segretario del Pd ha toccato inoltre i temi di scuola, lavoro, pensioni e famiglia.
“Dobbiamo difendere la scuola pubblica – ha affermato dal palco – e pagare di più gli insegnanti, che hanno il minor salario in Europa”.
Ma non sono mancate parole neppure per la questione dei pensionamenti: secondo Schlein sarebbero più di 30 mila “le esodate con Opzione donna”.
“Il Governo ha una retorica vuota sulle famiglie: manca una misura di sostegno alla famiglia, mentre la nostra proposta è quella di un congedo paritario per entrambi i genitori, per 5 mesi e pagato al 100% – ha proseguito – Oggi bisogna occuparsi di scuola, sanità pubblica, università e ricerca, diritti sociali e civili”.
“Non voglio più sentir dire che nelle classi bisogna ridurre i bambini stranieri: abbiamo presentato una mozione sullo Ius soli e sullo Ius scholae – ha continuato – Poi bisogna dire ‘basta’ alla precarietà: il lavoro sotto i 9 euro orari non è lavoro, ma sfruttamento. Crediamo, inoltre, si debba davvero investire sulla sicurezza sul lavoro”.
“Oggi c’è una forte differenza tra la sinistra e una destra convinta che il successo si costruisca sulla pelle di qualcun’altro – ha evidenziato – Un Pd unito è la premessa per mandare a casa il Governo più di destra dell’Italia repubblicana”.
Per concludere, Schlein ha quindi lanciato un appello affinché si fermi la guerra in Medio Oriente: “Anche noi del Pd gridiamo un ‘cessate il fuoco’ a Gaza, affinché la Palestina venga riconosciuta nel suo diritto di vivere in pace e sicurezza”, le sue parole.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
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