Un vasto incendio si è scatenato sul Carso goriziano nel primo pomeriggio di sabato 31 agosto. Numerose le squadre dei Vigili del fuoco (sono arrivati a supporto anche l’elicottero “Drago” da Venezia e i Canadair), dell’Antincendio boschivo, della Protezione civile, del Corpo forestale regionale e delle Forze dell’ordine che fino a tarda sera hanno lavorato per contenere e spegnere le fiamme, evitando tra l’altro che potessero raggiungere siti sensibili, ad esempio – come riporta il sito dell’Ansa – una centrale di distribuzione del gas.
Non è stato necessario interrompere la circolazione autostradale (anche oggi ci sono stati rientri dalle vacanze), mentre è stata fortemente penalizzata quella ferroviaria, con la tratta Trieste Centrale – Monfalcone interrotta già dalle 14.30 circa per consentire le operazioni di spegnimento dell’incendio, con fumo fin sui binari.
Raggiungere Trieste o partire dal capoluogo giuliano in treno è stata un’odissea, che ha ricordato quella di due estati fa, anche in quel caso dovuta a un incendio scoppiato sul Carso. Sono stati attivati bus sostitutivi nel tratto triestino e goriziano della ferrovia, ma ritardi e soprattutto cancellazioni, totali o parziali, si sono registrati su entrambe le linee per Venezia, quella via Udine – Conegliano e quella via Portogruaro.
Numerosi i convogli, anche ad alta velocità, costretti a fermare o iniziare le loro corse a Monfalcone o ancor più a ovest, con i passeggeri chiamati a riorganizzare i loro spostamenti. Si pensi a quelli che dovevano salire sull’Intercity Notte 770 Trieste – Conegliano – Venezia – Roma, partito eccezionalmente (e in ritardo) da Venezia Santa Lucia. Nella tratta soppressa, inclusa la Udine – Conegliano – Venezia, ha viaggiato un bus sostitutivo.
La circolazione ferroviaria è tornata regolare – ha fatto sapere Trenitalia – poco dopo le 23.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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