L’incisione: dalle lastre in metallo all’opera d’arte, passando per i vecchi elenchi telefonici

Le lastre in metallo sapientemente incise, cosparse d’inchiostro, ben pulite e poi il “negativo” che, come per magia, da vita all’opera d’arte. Quello dell’incisore è un lavoro che va ben oltre il semplice disegno, con l’artista che durante la preparazione del negativo s’immagina già come risulterà l’opera finita. Per incidere la lastra servono giorni di lavoro e, a differenza del disegno su carta, sbagliare significherebbe gettare al vento ore di lavoro e ricominciare tutto il procedimento. 

Un’arte, quella dell’incisione, dal sapore antico anche per alcuni degli strumenti utilizzati, molti, a causa della digitalizzazione difficili da reperire: è il caso dei vecchi elenchi telefonici che per tipologia e porosità della carta sono ottimi per la pulizia finale dell’inchiostro. Ma anche i giornali utilizzati per la prima fase sono stati oggetto di importanti ricerche, con un’attenzione dei particolari che non lascia nulla al caso: “abbiamo notato che il migliore è il Sole 24 ore – spiegano gli incisori Gianni Favaro e Vincenzo Rino Franzin – perché è quello che lascia meno inchiostro e che contamina meno la lastra”. 

Se la minuziosità nell’incisione e la pulizia capillare della lastra, che può richiedere fino a dieci minuti di lavoro, sono fondamentali lo stesso lo si può dire anche della manualità (e pazienza) necessaria per la calibratura della pressione del torchio calcografico. Una delle tecniche più utilizzate per l’incisione della lastra è senza dubbio quella dell’acquaforte che prevede la presenza di un acido.

“In base a quanto viene lasciata nell’acido questo aumenta la profondità dell’incisione – continuano i due maestri – cambiando il risultato finale”. Se principalmente il risultato è un chiaroscuro, in cui le ombre e le luci vengono date dalla profondità dei segni sulle lastre di metallo, non è raro trovare anche alcune opere a colori. Qui la situazione si complica con l’artista che dovrà realizzare una serie di lastre perfettamente allineate in base a quanti colori si vogliono inserire. 

“Anche la carta utilizzata è importante – concludono Favaro e Franzin – in quanto questa deve essere inumidita al punto giusto in modo che l’inchiostro penetri nel modo corretto tra i pori, dando vita a un risultato perfetto”. 

Un lavoro quello dell’incisore che sta tornando in auge anche grazie alle accademie d’arte in cui viene insegnata questa materia. Opere che necessitano comunque di attenzione e cura dei particolari, oltre che di manualità e passione d’altri tempi. 

(Articolo: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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