È morto Adriano Zanotto, titolare del Gambrinus e ambasciatore della cucina veneta nel mondo

In primo piano, Adriano Zanotto

È morto a 87 anni Adriano Zanotto, uno dei simboli dei ristoratori trevigiani, nonché titolare del Parco Gambrinus di San Polo di Piave. Era anche Commendatore della Repubblica e cuoco inviato dell’Enit in tutto il mondo come ambasciatore della cucina italiana.

Adriano, da sempre ristoratore, era riuscito a creare un posto unico, uno dei simboli della ristorazione trevigiana. Fatale un peggioramento delle sue condizioni di salute mentre si trovava all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove è morto ieri martedì pomeriggio.

Negli ultimi anni, proprio a causa di questi problemi di salute che lo avevano reso non autosufficiente, Adriano era stato costretto a lasciare la ristorazione ed era stato ricoverato a Villa Tomasi di Spresiano.

Al suo fianco sempre la moglie Rosa, con la quale era sposato da una sessantina d’anni, e i figli Gianmaria, Pierchristian e Marianna, che avevano preso il testimone di quanto portato avanti da papà Adriano dal 1958, quando a sua volta ereditò il notissimo locale dal padre.

Negli anni, assieme alla moglie e ai figli, era riuscito a trasformare il Gambrinus in un punto di riferimento della ristorazione dove cucina e tradizione sono inserite nel contesto magico del parco.

La data e il giorno del funerale saranno resi noti nelle prossime ore.

La notizia della scomparsa del Cavalier Adriano Zanotto ha raggiunto oggi anche il direttivo, la giuria e la segreteria del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, di cui fu l’ideatore e in testa tra i fondatori nel 1982, insieme alla famiglia Pugliese – Mazzotti e a un gruppo di amici dello scrittore – Toni Benetton, Cino Boccazzi, Giovan Battista Ceriana, Ugo Fabris, Alessandro Meccoli e Giovanni Vicentini –, l’Associazione “Amici di Comisso”, il Comune di San Polo di Piave e il Touring Club Italiano.

Il Premio venne ufficialmente presentato il 16 maggio 1983 al Circolo della Stampa di Milano e sin dalla prima edizione la cerimonia della premiazione si svolse nello scenografico contesto del Parco Gambrinus.

Zanotto era legato a Giuseppe Mazzotti da un’amicizia fraterna e con lui condivideva l’amore per il buon cibo e per la tradizione: grazie anche ai preziosi consigli di Bepi, è diventato un importante ambasciatore della cucina trevigiana nel mondo.

Sul finire degli anni Settanta iniziò a coltivare l’idea di legare il nome del proprio ristorante ad un grande premio letterario e quando nel 1981 mancò Mazzotti non ebbe dubbi: il suo progetto si sarebbe concretizzato in memoria e onore del grande amico.

Fino al 2020 il ristorante Gambrinus ha ospitato la cerimonia di premiazione del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti e tutti coloro che anno dopo anno collaborano alla realizzazione dell’evento ne rimpiangono la presenza costante e precisa, la volontà che ogni dettaglio fosse sempre perfetto.

In particolare, Angelo Squizzato, presidente del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, ne traccia un ricordo affettuoso e ricco di ammirazione: “Adriano è stato un maestro di cultura, di cucina e di bon ton, guidato sempre dal grande amore per la sua terra. È stato l’anima effettiva del Premio e un sostenitore sempre presente, riferimento dell’élite culturale e sociale che negli anni si è raccolta attorno al riconoscimento dedicato a Mazzotti. Lo ricordo con tanto affetto e gratitudine, anche per la disponibilità datami per realizzare tanti servizi enogastronomici Rai”.

Ai molti messaggi di cordoglio per la scomparsa di Adriano Zanotto si sono aggiunti anche quelli del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Salutiamo un grande veneto, di cui rimarrà un segno indelebile nel mondo della gastronomia e della ristorazione ma anche in quello della cultura. – commenta – Con quanto è riuscito a costruire e con le sinergie che ha saputo creare ha dimostrato come l’amore per la buona tavola possa essere il volano di sapere, di attenzione alla conoscenza, di confronto intellettuale. Il suo locale di San Polo di Piave non rimane solo un tempio della cucina trevigiana ma il luogo che ha legato il nome del Gambrinus al famoso premio letterario di cui fu ideatore e tenne vivo nel ricordo dell’amico Bepi Mazzotti”. 

“L’amore per la sua terra è stato il vero motore della passione di Adriano Zanotto – sottolinea il Governatore – fosse in cucina o seduto dietro un tavolo per ragionare sulla valorizzazione di un evento culturale. Eccezionale ambasciatore della gastronomia italiana, la sua professione gli aveva fatto incontrare grandi personaggi di grande caratura con cui aveva legato. Poteva ritenersi soddisfatto del successo ma invece ha alzato l’asticella, trasformando il suo ristorante in un riferimento nazionale per gli amanti della letteratura contemporanea, con particolare attenzione a quella legata alla montagna e alla nostra terra. Ci mancherà, anche se sono certo che le sue idee per il valore che rappresentano non andranno perdute”.

“In questo triste momento esprimo la mia vicinanza e quella di tutta la Regione alla moglie che ne ha condiviso la passione per decenni e ai figli che ne continuano l’opera – conclude il presidente Zaia -. A lui invio un pensiero di gratitudine”. 

“Sono estremamente addolorato – dice il presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti Mario Pozza – per la perdita del caro amico e grande professionista Adriano Zanotto. Una figura di assoluta caratura come uomo e ambasciatore in tutto il mondo dell’eccellenza della cucina trevigiana. Ha reso il Gambrinus un vero punto di riferimento e fucina di sapori e saperi.

“Con la sua dedizione, infatti, ha creato piatti ispirati ai prodotti tipici e presentati in un ambiente culturale di altissimo livello. Ha da sempre sostenuto il premio Mazzotti che ha trovato proprio nella location del Parco Gambrinus, la sua nascita e le sue migliori espressioni, coinvolgendo esponenti del mondo della cultura. A lui va il mio pensiero e il mio ringraziamento per quanto ha fatto per il nostro territorio. A lui e a tutta la famiglia le più sentite condoglianze. A tutti coloro che lo hanno conosciuto, il suo ricordo resterà sempre vivo con affetto, stima e riconoscimento. Ci mancherà, lo ricorderemo con partecipazione in occasione soprattutto del premio Letterario Gambrinus Mazzotti” conclude.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Koinè Comunicazione)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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