La mattina del 21 dicembre 2022, in via Bastia a Treviso, si consumò una rapina nell’abitazione di due coniugi ultraottantenni.
Nella circostanza, un uomo travisato e armato di pistola giocattolo priva di tappo rosso, dopo aver atteso l’uscita routinaria del marito per le incombenze quotidiane, si era introdotto nell’unità abitativa e, dopo aver immobilizzato la collaboratrice domestica, raggiunse la moglie e sotto la minaccia dell’arma e utilizzando violenza fisica si fece consegnare soldi e gioielli.
Il suono del citofono, dovuto all’improvviso rientro del coniuge, indusse il malvivente a darsi a una fuga repentina, dopo aver cercato di immobilizzare l’anziana con del nastro adesivo.
L’indagine della Squadra Mobile di Treviso ha consentito di avvalorare i sospetti avanzati nei confronti della collaboratrice domestica, il cui narrato, apparso fin da subito inverosimile e contraddittorio, è stato smentito nei suoi aspetti più rilevanti dai risultati dell’attività investigativa.
La donna, infatti, fornì delle dichiarazioni che non convinsero gli inquirenti. La stessa, ascoltata più volte dagli investigatori, aveva infatti ripetutamente mentito sulla sua effettiva residenza e sulla reale composizione del suo nucleo famigliare.
Da qui una serie di accertamenti che hanno portato alla luce una realtà ben diversa da quella raccontata dalla collaboratrice domestica, posto che convergenti elementi indiziari hanno portato a qualificare la stessa, secondo la tesi investigativa, come vera e propria “basista” di quel colpo, messo a segno dal suo ex marito, un cittadino straniero che viveva clandestinamente con lei e col quale aveva riallacciato una relazione sentimentale.
In effetti, nel corso di una perquisizione effettuata nell’abitazione della donna, un’italiana di circa 40 anni, sono stati rinvenuti e sequestrati il giubbino indossato dal rapinatore e delle fascette da elettricista dello stesso tipo di quelle utilizzate in occasione della rapina, che erano stati ben occultati in un vano appositamente ricavato all’interno dell’abitazione della donna.
Alla luce di tali risultanze, sono stati denunciati per concorso in rapina pluriaggravata in abitazione sia la collaboratrice domestica sia il suo ex marito, quest’ultimo fuggito all’estero subito dopo il colpo.
L’Autorità giudiziaria, facendo propri i risultati investigativi della Mobile trevigiana, ha emesso nei confronti degli indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Questura di Treviso)
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