È calato il sipario sulla 30esima edizione del “Giavera Festival – Crocevia di incontri e culture“, che si è svolta dall’1 al 7 luglio nella splendida cornice di Villa Wassermann e in altri luoghi del Comune di Giavera del Montello.
Tra i tanti prestigiosi ospiti di questa edizione della manifestazione anche Riccardo Iàcona, giornalista e conduttore televisivo di Presadiretta (Rai 3), che ha tenuto l’incontro dal titolo “Il mondo di oggi, la guerra incollata ai popoli, le migrazioni e le grandi disuguaglianze”.
“Si deve fare della buona politica per ridurre le diseguaglianze – ha affermato Iàcona -. Ci sono gli strumenti per farlo e le politiche economiche che si possono mettere in atto. Bisogna spostare una parte importante del bilancio dello Stato per sostenere le classi disagiate. Bisogna costruire un mondo del lavoro meno ingiusto e ci vogliono più soldi per il welfare. Bisogna difendere la sanità pubblica mettendoci più risorse. Non sono cose impossibili: lo abbiamo fatto nel nostro Paese tanti anni fa, bisogna tornarlo a fare”.
“Del resto – continua -, non sono stato io a dire che esiste anche il ‘debito pubblico buono‘, che deve essere messo in campo. Questa situazione non riguarda solo l’Italia. Le sacche di impoverimento, che hanno raggiunto anche il ceto medio, sono presenti in tutta Europa (Germania e Francia per esempio). Anche i grandi sommovimenti politici di questi ultimi anni, le proteste in piazza e le rivolte sono figli di questo impoverimento della classe media”.
“Rispetto al Giavera Festival – aggiunge -, invece, ho sentito parole importanti e ho visto gente appassionata. Mi ha colpito moltissimo il livello dei dibattiti e le tante persone che hanno seguito, veramente minuto per minuto, anche argomentazioni difficili. Noi della Rai e di Presadiretta abbiamo un rapporto con il Veneto molto importante. Quando si vanno a vedere i risultati e le percentuali d’ascolto, il Veneto è una della Regioni che segue di più Presadiretta”.
“Il Veneto – conclude – è una Regione che guarda ancora alla politica e alle questioni sociali ed economiche come qualcosa di interessante e di vitale. Quello che dobbiamo fare è rimettere al centro del dibattito pubblico nazionale le questioni importanti del Paese. Noi di Presadiretta torneremo in onda il 1° settembre per 8 puntate in prima serata, poi ci sarà Report e a febbraio, come al solito, avremo altre 8 puntate. Questa volta passeremo dal lunedì alla domenica e l’appuntamento è anticipato alle 20.35″.
Il numeroso pubblico del Giavera Festival ha potuto incontrare anche Francesca Mannocchi, reporter di migrazioni, guerre e conflitti che ha tenuto l’incontro dal titolo “Il Mondo che ci desideriamo” a partire da “racconti oltre confine”.
Il giornalista, saggista e conduttore televisivo Gad Lerner ha presentato il suo ultimo libro: “Gaza. Odio e amore per Israele”; Giampaolo Musumeci, giornalista, scrittore e conduttore di “Nessun luogo è lontano”, ha tenuto l’incontro dal titolo “Voci in diretta sul Mondo… Perché il Mondo ci ri-guarda”.
Il giornalista e saggista Marco Damilano, conduttore de “Il cavallo e la torre (Rai 3)”, ha tenuto l’appuntamento dal titolo “Italia da dentro, Italia da fuori. Geografia di un Paese in movimento”.
Marco Omizzolo, sociologo e attivista sui temi dello sfruttamento lavorativo, e Yvan Sagnet, scrittore e presidente dell’associazione NoCap contro lo sfruttamento nel settore agroalimentare, hanno approfondito questi fenomeni che, purtroppo, sono presenti anche nel territorio della Marca Trevigiana.
Marco Paolini, infine, ha provocato i presenti conversando con il pubblico su “questioni urgenti” che chiamano le persone ad impegnarsi per “l’umano che rischiamo di smarrire”.
Anche quest’anno è stato ricco il programma di musica, danza, workshop, mostre e proposte di gusti d’altrove, frutto della collaborazione di 11 associazioni multiculturali del territorio.
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