Potremmo dire che, prima di Wikipedia, la biblioteca comunale rappresentava l’unico vero luogo pubblico dove era possibile trovare con rapidità informazioni certe e specializzate sulla maggior parte degli argomenti: soprattutto per comunità ristrette, come quella di Castelcucco, la fornitura della biblioteca rappresentava un elemento importante per l’istruzione, la cultura e il tempo libero dei cittadini.
Anche oggi le biblioteche comunali dei piccoli paesi rappresentano oasi fisiche, visitabili e gratuite, e si sono caricate di un altro importante significato, quello di far incontrare le persone in nome della cultura.
Proprio da Castelcucco arriva il racconto di come sia nata la biblioteca comunale, una storia portata avanti da volontari, dove la passione per i libri ha superato le difficoltà di gestione e dove ancora oggi trovano accoglienza specialmente gli studenti.
Una storia alla “Attimi fuggenti” A narrare la storia è proprio un volontario, Giacomo Corradin, che ha ricostruito i passaggi storici che l’hanno interessata.
“La sua storia ha inizio nel 1972. Un gruppo di amici di Castelcucco, accomunati dall’amore per la letteratura, sentono il bisogno di creare uno spazio in cui custodire i loro preziosi libri. Questo luogo, però, non doveva rimanere privato, ma andava aperto a chiunque volesse immergersi nei suoi tesori. Perché, si sa, quando si ha una passione così forte, si vuole trasmetterla a tutti. Nasce così, per merito di volontari appassionati, la biblioteca di Castelcucco.
Dal 1980, la gestione passa nelle mani della dipendente comunale Antonella Forner, che sin dal primo momento vi ha dedicato passione e dedizione.
Grazie a lei, la biblioteca è diventata un luogo in cui la contemporaneità incontra felicemente la storia. Il catalogo dei libri viene sempre aggiornato alle ultime novità del mercato editoriale; nello stesso tempo, i classici intramontabili rimangono una base solida dell’offerta letteraria e nel complesso è arrivata a vantare un totale di circa 15mila volumi.
Antonella, però, tiene a precisare che il merito non è soltanto suo. Oltre al suo costante lavoro, va ricordato il prezioso contributo di alcuni volontari del paese, che gestiscono le aperture e si occupano dei prestiti: “Senza la loro disponibilità, la biblioteca verrebbe privata di una componente imprescindibile”.
Giacomo Corradin afferma nella sua testimonianza che la frequenza dei prestiti è in crescita: la biblioteca è infatti inserita nella rete inter-bibliotecaria della provincia di Treviso e presta circa 150 volumi all’anno. Anche la cooperazione con il Comune di Castelcucco e con le scuole incentiva in modo efficace la lettura da parte dei ragazzi.
L’attenzione su questo tema è viva anche alle stanze del municipio e l’assessore Valter Melcarne afferma: “Dobbiamo sottolineare l’importanza strategica che offre la nostra biblioteca come punto di riferimento non soltanto per i giovani studenti universitari ma anche per la fascia d’età della scuola dell’infanzia e primo ciclo. Può diventare un momento di approfondimento e di ricerca personale, oltre che di socializzazione con i compagni, pur escludendo questo periodo di distanziamento fisico e sociale”.
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