Dopo l’ultimo fine settimana nel quale i veneti hanno potuto approfittare dell’apertura dei bar e dei ristoranti fino alle ore 18, da oggi la Regione Veneto passa nuovamente in zona arancione con l’applicazione delle norme previste dal Dpcm del 2 marzo 2021.
È vietato entrare e uscire dal proprio Comune salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa sia ancora consentita (ogni singolo plesso scolastico darà tutte le indicazioni da seguire in caso di eventuali focolai interni).
È consentito il rientro al proprio domicilio, all’abitazione o alla residenza e il transito nei territori in zona arancione è permesso qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti siano consentiti ai sensi dell’ultimo decreto del governo.
È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune.
In ambito comunale, invece, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di anni quattordici.
Sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura e continua lo stop agli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto.
Sono sospese anche le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie) ma resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice Ateco 56.3 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it).
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