Continua l’impegno della Regione del Veneto nella predisposizione di interventi volti alla riduzione delle liste di attesa nella sanità.
Dopo il provvedimento approvato nel marzo scorso con cui è stata affrontata la carenza di oculisti e dermatologi, attraverso incarichi di lavoro autonomo conferiti dalle Aziende sanitarie per le attività svolte in servizi/unità operative di dermatologia e oculistica, legati esclusivamente al Piano di Recupero Liste d’Attesa 2024, la Giunta regionale ha approvato una delibera analoga per sopperire, questa volta, alla mancanza di specialisti in gastroenterologia, ortopedia, medicina fisica e riabilitativa.
“L’abbattimento delle liste di attesa è un tema che stiamo affrontando con grande determinazione – ha sottolineato l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin -. Con una delibera approvata il 13 marzo scorso (DGR n. 226), la Regione è riuscita ad ingaggiare 25 specialisti, di cui 13 dermatologi e 12 oculisti, per far fronte a una necessità oggettiva. Useremo la stessa procedura per reclutare gastroenterologi, ortopedici e fisiatri, per sopperire a una richiesta di prestazioni ambulatoriali di primo e di secondo livello che non hanno potuto trovare risposta adeguata. Con la definizione della quota oraria a 100 euro per i professionisti che verranno individuati, la Regione del Veneto ha inoltre anticipato le indicazioni contenute nel decreto-legge, approvato ieri dal Consiglio dei ministri, per la riduzione dei tempi delle liste d’attesa”.
Nel mese di maggio 2024 risultano in pre-appuntamento circa 9.320 prestazioni di gastroenterologia, 2.820 prestazioni di ortopedia e 2.800 prestazioni di medicina fisica e riabilitativa; rimangono inoltre in attesa di appuntamento numerosi controlli delle stesse specialità.
“Per incrementare l’offerta di prestazioni in tali specialità e consentire una risposta adeguata agli assistiti, superando le attuali criticità dei tempi d’attesa – ha aggiunto l’assessore – abbiamo ritenuto necessario introdurre misure straordinarie e temporanee, con l’obiettivo specifico di garantire l’erogazione in tempi congrui delle prestazioni. È una strada che abbiamo potuto percorrere dopo che le Aziende hanno accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare risorse umane interne; l’assenza di graduatorie valide di concorso o avviso pubblico o, pur in presenza di graduatorie, il rifiuto del personale utilmente collocato; o ancora, in caso di assenza di graduatorie, abbiano indetto procedure per assunzioni di personale a tempo determinato o indeterminato”.
Il provvedimento prevede, in deroga ai regimi tariffari ordinari, il riconoscimento di una remunerazione oraria fino a un massimo di 100 euro lordi omnicomprensivi per il personale medico e 40 euro per gli specializzandi. Azienda Zero si occuperà di emanare avvisi di procedura comparativa per la predisposizione di elenchi di medici idonei cui conferire incarichi di lavoro autonomo.
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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