Sempre più spesso Vinitaly fa rima (non solo letteralmente) con Made in Italy. E che le eccellenze italiane vadano tutelate è una delle frasi maggiormente utilizzate in questa edizione veronese.
Non a caso questa mattina il ministro dell’Agricoltura del Governo Meloni Francesco Lollobrigida al suo secondo giorno di Vinitaly ha voluto visitare (assieme al Senatore Luca De Carlo) lo stand di Coldiretti, la più grande organizzazione degli imprenditori agricoli, assieme al presidente nazionale Ettore Prandini. Ovviamente la difesa del Made in Italy (proprio nella giornata dedicata alle eccellenze italiane) è stato uno dei temi chiavi dell’incontro.
“È fondamentale che noi acquisiamo maggiore consapevolezza di quello che abbiamo – ha ribadito Lollobrigida – dobbiamo difendere i nostri prodotti e la qualità deve essere riconoscibile alle persone che acquistano i prodotti”.
“Per questa ragione a livello internazionale si deve creare una condizione di trasparenza in modo che le persone possano decidere anche quanto pagare un prodotto in base alla sua provenienza – continua il Ministro – anche perché i nostri agricoltori e i nostri produttori hanno dei costi maggiori degli altri, perché rispettano l’ambiente, i diritti dei lavoratori e pagano tasse alte per garantire gli equilibri sociali”.
Per questo motivo una delle ultime battaglie di Coldiretti è quella rivolta ai prodotti che entrano illegalmente nel territorio nazionale e che poi vengono etichettati come Made in Italy: “siamo reduci da due giorni al Brennero, ci siamo tornati dopo tanti anni – aggiunge il direttore di Coldiretti Veneto Marina Montedoro – perché una delle cose fondamentali da fare oggi è anche quella di difendere i confini”.
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