Andrea Zanoni sul referendum antipesticidi a Conegliano: “Il Consiglio di Stato dia il via libera”

 Sul tema del referendum antipesticidi a Conegliano si è espresso Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito democratico, il quale ha auspicato un “via libera definitivo” da parte del Consiglio di Stato.

Quello del referendum è un tema tornato alla luce, a seguito dei ricorsi fatti da consorzi e associazioni di categoria legate al mondo del Prosecco.

Il primo, presentato al Capo dello Stato il 7 gennaio 2020, si muove contro il Comune di Conegliano e il collegio dei garanti per l’annullamento della determinazione del 4 settembre 2019, con cui veniva dichiarata l’ammissibilità del referendum.

Ricorso a cui ne è seguito un altro e più recente, del 2 febbraio di quest’anno, con cui si chiede l’annullamento anche del decreto di rinvio della data di indizione del referendum, firmato dall’allora sindaco Fabio Chies e risalente al 2 ottobre 2020.

Un tema caldo che si trascina dal 2018: erano ben 2.552, infatti, le firme raccolte tra la popolazione di Conegliano e poi consegnate al Comune verso la fine di ottobre di quell’anno, con cui veniva richiesto un referendum per esprimere il consenso o diniego di fronte alla proposta di inserimento, nel regolamento intercomunale di Polizia rurale del Comune di Conegliano, del divieto di utilizzo di sostanze tossiche e di fitofarmaci chimici di sintesi all’interno dei confini comunali (vedi articolo).

L’iniziativa, lanciata dal comitato “Colli puri”, andava a promuovere, in alternativa, dei prodotti fitosanitari biodegradabili, ammessi nelle pratiche di agricoltura biologica.

La proposta di referendum aveva scatenato un dibattito politico in città, mentre l’amministrazione comunale aveva messo in guardia di fronte alla “grossa difficoltà di legittimità” e al rischio di “una spesa inutile”, quantificata tra gli 80 e i 100 mila euro, che il referendum avrebbe potuto comportare.

Ora, come all’epoca, Zanoni ha appoggiato l’iniziativa e, di fronte al nuovo ricorso, ha osservato come “non bisogna aver paura del voto popolare”, poiché “volerlo bloccare è un segnale di debolezza e di intolleranza”.

“L’uso di prodotti chimici in agricoltura, con le conseguenze su salute e ambiente, è una tematica sempre più sentita tra i cittadini, – ha dichiarato Zanoni – a maggior ragione in un’area che è diventata un’enorme monocoltura di Prosecco”.

“Al di là delle tante parole sulla sostenibilità, in Veneto la vendita e l’impiego di pesticidi continua ad aumentare – ha aggiunto – Non c’è soltanto il glifosate, eliminato dal Consorzio Docg: ricordo che i consiglieri comunali, e il circolo del Pd di Conegliano, hanno raccolto le firme per il referendum, che sarebbe il primo del genere in Italia”

“Le preoccupazioni sono legittime, – ha proseguito il consigliere regionale del Pd – se poi la maggioranza dei residenti sarà favorevole a mantenere lo status quo, ne prenderemo atto. Ma voler impedire, anziché incentivare, le forme di partecipazione, aggiungendo ricorsi su ricorsi, è un gesto inutilmente arrogante. Non è tappando la bocca ai cittadini che si difendono le proprie ragioni”.

Nel frattempo, a “difendere il corretto operato dell’amministrazione”, sarà l’avvocato Barbara Colla.

 

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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