La notizia dell’apertura del centro commerciale sulla Feltrina a Pederobba ha prodotto reazioni molto differenti nella popolazione che risiede nell’area interessata da questa nuova realtà.
C’è chi lo ha definito un “ecomostro che porterà grossi problemi alla viabilità in Feltrina” ma anche chi ha benedetto l’arrivo di questa novità che animerà la vita in paese.
È tanta la curiosità per questa nuova proposta commerciale ma a Pederobba e nei Comuni limitrofi la gente è divisa su come interpretare l’impatto di questa struttura sui delicati equilibri del commercio in un piccolo Comune.
Il centro commerciale va considerato un servizio in più per la comunità pederobbese, con la possibilità di creare nuovi posti di lavoro e un’attrattività maggiore per tutta la zona, o rappresenta un nemico per i negozi e le attività produttive che stanno già vivendo delle difficoltà a causa del Covid?
Anche il gruppo di minoranza in consiglio comunale a Pederobba, “Il Bene in Comune”, si è espresso sulla questione attraverso le parole del consigliere comunale Alessandro Berlese.
“Mentre l’apertura del centro commerciale si avvicina, le preoccupazioni dei gestori delle attività commerciali del nostro Comune aumentano – sottolinea il consigliere di minoranza – Parrucchiere, barbieri, ferramenta, negozi di casalinghi e biancheria per la casa, bar, ristoranti, ottici, cartolibrerie e supermercati ci hanno servito e consigliato per tanto tempo. Specialmente nell’ultimo anno ci hanno accolto con un sorriso e hanno consegnato a casa i nostri acquisti: ora si troveranno un competitor spietato che cercherà in ogni modo di conquistare i loro clienti”.
Il consigliere comunale di opposizione si è anche chiesto se il fatto che il Comune di Pederobba sia stato nominato nuovo distretto del commercio della Regione Veneto aiuterà queste attività a rimanere in vita.
“Non so se lo scopo sia solo arrivare a fondi da distribuire a pioggia – aggiunge Berlese – Serve una proposta progettuale che coinvolga tutto il nostro Comune, dal commercio all’urbanistica, passando per l’agricoltura e la ristorazione. Servirà fare rete tra i nostri produttori di prodotti tipici, valorizzare e non distruggere i centri storici incentivando il restauro dei nostri bellissimi borghi e creando opportunità e servizi per i possibili turisti”.
“Per ora – conclude -, quello che noi cittadini possiamo fare è non scordarci delle attività commerciali del nostro Comune e come amministratori vigileremo ed interverremo affinché le attività in questione siano sostenute anche per il ruolo che hanno nel tessuto sociale e non solo economico delle nostre comunità”.
“Quanto al nuovo distretto del commercio auspichiamo che si cominci almeno ora a fare un ‘lavoro di squadra’ con gli operatori economici e i vari soggetti coinvolti perché finora nessuno o quasi ne sapeva niente – aggiunge il capogruppo di minoranza Luciana Fastro -, a cominciare dal gruppo di minoranza, passando dalla commissione urbanistica e dalla consulta delle attività produttive che non vengono convocate da diversi mesi se non addirittura da più di un anno”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it