Nome noto della canzone italiana, Mal ieri sera ha fatto tappa a Conegliano, per festeggiare i suoi 80 anni e una carriera di successo nel mondo della musica.
L’evento, organizzato dal Comune di Conegliano con il supporto di vari sponsor, ha preso il nome di “Sanremo story” e si è svolto a ingresso libero e gratuito in piazza Cima, alla presenza del pubblico che ha così potuto ripercorrere diverse tappe della carriera del noto cantante.
In platea, a rappresentare l’amministrazione, l’assessore Primo Longo, legato da una lunga amicizia allo stesso cantante: “Vorrei ringraziare l’amministrazione per il contributo, i Cavalieri dell’Etere per la sicurezza e gli sponsor Caffè Teatro, Onoranze Roman e Crea 96”, ha detto.
L’esibizione è stata preceduta dalla performance di Simone Grandi, in arte “Symon”, cantante di San Donà di Piave che ha letteralmente infiammato la piazza, ripercorrendo i brani iconici della storia della canzone italiana.
Subito dopo, dalla scalinata del Teatro Accademia, è salito sul palco Mal, il quale ha accolto gli spettatori, intonando le note dei suoi brani più celebri.
Mal, nome d’arte di Paul Bradley Couling, è conosciuto per essere un cantante e attore britannico naturalizzato italiano. La sua carriera ha avuto inizio negli anni sessanta in madrepatria, dove ha iniziato a cantare in una band.
Nota la sua esperienza all’interno dei The Primitives, gruppo con il quale, alla fine del 1965, ha iniziato a esibirsi al Piper di Roma, locale di tendenza in quegli anni e palcoscenico per artisti del calibro di Patty Bravo.
Poi la carriera da solista, che lo ha consacrato nella storia della musica italiana, con brani come “Bambolina”, “Tu sei bella come sei”, “Occhi neri occhi neri”, “Pensiero d’amore”. Da ricordare anche il successo con il brano “Furia”, sigla dell’omonima serie di telefilm del 1977, con protagonista proprio il “cavallo del West”.
“I momenti più belli stanno arrivando adesso – il suo commento al microfono di Qdpnews.it su questi anni di carriera nella musica – Ho ancora tante cose da dire: è uscito un mio LP, ‘I’m still singing’, con sette canzoni che ho scritto io e per la prima volta, nella mia carriera, sono diventato un cantautore. In questo LP ho messo tutto quanto ho accumulato negli anni della mia carriera”.
Brani musicali a cui si accompagna l’uscita di un libro, intitolato “La furia di Mal”, dove il cantante racconta quella che è stata la sua avventura professionale negli anni e la vicenda personale, a partire dall’infanzia in Galles.
“In tutti questi anni ho accumulato molte cose dentro di me – ha proseguito – Le canzoni che ho scritto rispecchiano tutta la mia carriera: ci sono canzoni lente, d’amore, e canzoni rock, perché in fondo io sono un rockettaro. Ho iniziato cantando canzoni rock negli anni sessanta”.
“Con i Primitives ero un rockettaro e sono arrivato in Italia così. Poi ho cambiato, perché in Italia mi hanno offerto canzoni particolari, come ‘Parlami d’amore Mariù’ e ‘Furia’, brano che non posso non nominare”, ha aggiunto.
Oggigiorno tanti giovani inseguono il sogno di realizzarsi nella musica, partecipando ai vari talent show che, ormai, ci sono sulla piazza, ma basta davvero questo per affermarsi come cantante? “L’unica cosa se vogliono fare una bella carriera, in questo mondo musicale e artistico, è quella di ‘buttare via’ il computer, – la sua risposta – perché sta condizionando tutto, la musica e i testi”.
“I giovani devono pensare e creare – ha aggiunto – e non con il computer “.
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