Oggi venerdì lo stadio del rugby di Villorba era gremito per l’ultima discesa in campo di Leonardo Florian, 24enne residente a Spresiano, deceduto nei giorni scorsi a causa di un malore improvviso.
Il funerale è stato celebrato proprio nel campo dove giocava con quel “pallone ovale che era la sua felicità”. Sport che aveva scelto presto, a soli 12 anni, dopo aver provato anche l’esperienza del basket.
Tra le fila del Villorba Rugby, Leonardo dava forza ai compagni, animato dalla voglia di vincere e guidato da una profonda determinazione. E alla prossima partita proprio i compagni lo ricorderanno ancora.
Gremiti gli spalti, con amici e conoscenti in piedi, per accogliere l’arrivo del feretro, vestito con quei colori giallo-blu che Leonardo aveva indossato tante volte.
Un campo dove si sono succedute le persone che hanno ricordato il 24enne, condividendo ricordi di vita e di sport, di fronte ai compagni di squadra, affranti dal dolore.
Tante le persone che si sono riunite per dare sostegno ai genitori e al fratello di Leonardo, a cui la vita ha voluto fare questo sgarbo, togliendo loro un affetto così importante.
Magazziniere, dopo un’esperienza in banca, il giovane lavorava anche come servizio di sicurezza alla discoteca Odissea, vicino a casa. Sempre guidato dal suo istinto nel fare le proprie esperienze.
Descritto come persona solare, educata, gentile, Leonardo era sempre pronto “a sostenere i compagni, in campo e in spogliatoio”: “Il campo era la sua casa” è stato detto più volte.
Presenti anche il vicesindaco di Villorba Giacinto Bonan e il sindaco di Spresiano Marco Della Pietra.
Svariati i messaggi e i ricordi letti durante la cerimonia: “Ciao Flo, amico mio – ha iniziato Lorenzo Vettori -. Hai dimostrato cos’è l’amicizia, quella vera. Eri presente nei momenti più bui, una spalla sempre pronta. Continueremo a cantare e a sostenerci per te”.
“Abbiamo avuto al fianco un grande uomo – ha detto Riccardo Scalco, capitano del Villorba Rugby -. La tua umiltà ti portava a elogiare i tuoi compagni di squadra: sei sempre stato un ragazzo espansivo, un grande lavoratore e la palestra era il tuo hobby. Ogni giorno era per te buono per fare palestra”.
“Avevi la voglia di metterti in gioco e, a testa bassa, hai lavorato con il desiderio di migliorarti – ha proseguito -. Sei sempre stato un riferimento per la squadra, soprattutto per i più giovani”.
“Il nostro viaggio insieme a te è stato ricco di emozioni, ma tutto questo è durato troppo poco – ha concluso – Ci mancherà tutto di te. Ciao Bro”.
“Ciao Flo, gigante buono” sono state alcune parole pronunciate da parte della squadra femminile.
L’ex dirigente del Villorba Rugby Fabrizio Michelini ha ricordato l’amicizia personale tra la sua famiglia e quella di Leonardo: “Un insieme infinito di flash e di occasioni – le parole accorate che ha usato -. Mille occasioni al di là e prima del rugby, seguendo Leonardo da bimbo e lungo il suo percorso da uomo. Mi ha perseguitato questa settimana con i suoi ricordi: mi tornerà in mente mille volte e continuerò a volergli bene”.
La zia materna ha letto una lettera per conto della famiglia, per ringraziare del supporto ricevuto: “Ciao Leo, entriamo nella tua camera per sentire il tuo profumo, perché non crediamo che non ci sei più – le parole della lettera -. Un insieme di muscoli e di bontà. L’incontro con il rugby è stato per te una folgorazione: era lo sport fatto per te. Adesso Leo, spiegaci, come facciamo ad andare avanti senza il tuo viso solare? È molto difficile accettare la tua partenza, definitiva e irreversibile”.
“Leo, tu vola in alto, assieme ai tuoi sogni, sempre – ha proseguito – Tutti insieme vogliamo dirti che siamo orgogliosi di te“.
Il presidente Mirco Piccolo ha portato un pensiero da parte di tutta la società giallo-blu: “Flo ci hai fatto un ‘bello’ scherzo – ha detto -. Sono presidente da ottobre e non avevo messo in conto di dover affrontare questa cosa”.
“Non dobbiamo essere tristi: dobbiamo ricordare un aneddoto di Flo e sorridere – le sue parole commosse -. Grazie a tutte le società rugbiste per i loro messaggi di cordoglio. Flo si è tolto le sue soddisfazioni sportive: tutti questi risultati li ha ottenuti allenandosi con costanza, determinazione e abnegazione”.
“È il nostro orgoglio e degno rappresentante – ha aggiunto -. Flo ora sarai lontano, ma non dal mio e dai nostri cuori”.
La cerimonia si è conclusa con un fragoroso e unanime applauso, poi i compagni di squadra si sono messi in riga, per accogliere il passaggio del feretro e poter, per l’ultima volta, salutare Leonardo Florian, sulle note della colonna sonora del film “Il Gladiatore”.
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