Quello di Feltre è un territorio ombroso quanto ricco di storia e di segreti: protetti per secoli dalla discrezione dei bellunesi, in parte forse persino dai più dimenticati, sono pronti a una primavera di riscoperta e di valorizzazione. È questo, per definizione, l’obiettivo del FAI, che in Italia si suddivide in 350 delegazioni, e che presto, proprio a Feltre, vedrà rinascere una nuova rappresentanza di volontari. In occasione dell’iniziativa nazionale “Primavera del FAI”, verranno organizzate visite gratuite in due località del feltrino e una dell’agordino, esclusive soprattutto per i contenuti inediti che i partecipanti potranno scoprirvi.
Il primo, iconico, sito storico che verrà aperto ai visitatori sabato 23 e domenica 24 è il Santuario di San Vittore e Corona, che sì, è già particolarmente conosciuto anche fuori dal territorio provinciale, ma che in questa occasione consentirà di ammirare anche il Coro dei Francescani, solitamente chiuso al pubblico. Sempre nel territorio di Feltre si potrà visitare la duecentesca Chiesetta di San Benedetto, nel Vincheto di Celarda, conoscere la storia dell’omonimo castello e del Casel, comprendendo anche come si viveva un tempo in quelle zone e come funzionava l’economia lattiero-casearia.
Spostandosi ad Agordo, verrà riaperta per la seconda volta dal FAI Villa Crotta de Manzoni, importantissima perché simbolo, citando Buzzati, “dell’ultima onda della Serenissima che si spezza contro le Dolomiti”. Un palazzo che fa parte del patrimonio delle Ville Venete, in pieno centro al paese, che un tempo all’interno del proprio cortile ospitava una struttura simile a quella di un’azienda agricola. Verranno aperte per l’occasione diverse stanze, anche quelle private, lasciando scoprire ai visitatori anche le opere del Segusini. Martedì 19 marzo alle 18 avrà luogo anche una conferenza sul tema, con un focus in particolare sulle statue che compongono la cancellata della villa, a cura di Patrizio De Ventura e Massimiliano Dell’Olivo.
Grazie a un impegno perdurato negli anni da alcuni volontari, lo stesso che questa mattina ha fatto commuovere il presidente della delegazione di FAI Belluno, Adriano Barcelloni Corte, anche a Feltre nascerà una nuova delegazione, che comprenderà tutti i Comuni dell’Unione Montana Feltrina e in aggiunta anche quello di Segusino, sconfinando quindi nel trevigiano.
Al fianco del presidente, nella sala giunta del Municipio di Feltre, c’era anche Isabella Pilo che ha curato assieme ad altri volontari quest’iniziativa, formando il gruppo, riuscendo anche a interagire con le associazioni del territorio che già si occupavano della valorizzazione di questi siti. Nel progetto saranno coinvolti anche una quarantina di studenti tra Feltre e Agordo, in un’ottica di cittadinanza attiva.
“Queste iniziative e la costituzione del FAI di Feltre sono motivo di orgoglio per questa città e anche alle sue frazioni – ha spiegato il sindaco di Feltre Viviana Fusaro, – Noi, come amministrazione, stiamo nel frattempo lavorando molto su quei siti storici che richiedono un’adeguata ristrutturazione, come il Teatro”.
“È bello e importante sapere che la cultura è in grado di emozionare. In questo contesto il volontariato è decisamente il punto di partenza – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Flavia Colle – Così vengono valorizzate anche le frazioni, non soltanto il centro. Gli studenti di Feltre che fanno da “ambasciatori della bellezza” svolgono un ruolo simile a quello del FAI: se conoscono il proprio territorio, lo promuovono e non lo lasciano andare”.
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata – Fai Belluno).
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